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Scritture contabili sequestrabili in quanto “corpo del reato”

E’ stata confermata da parte dei giudici di Cassazione – sentenza n. 13423 dell’11 aprile 2012 – la decisione con cui il Tribunale di Lucca aveva convalidato il sequestro, ai fini probatori, delle scritture contabili di una società nell’ambito di un’indagine penale a carico di due soci della stessa, accusati di appropriazione indebita.

Nella specie, la Corte ha ritenuto irrilevante, ai fini del sequestro, la circostanza che le dette scritture fossero regolarmente conservate presso la sede dell'azienda; determinante, per contro, il fatto che, in questo caso, le stesse costituivano il corpo del reato.