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Se la “via di fuga” e` imperfetta la responsabilita` penale ricade sul direttore dell'autodromo

Confermata dai giudici di Cassazione – sentenza n. 32697 depositata il 6 settembre 2010 – la condanna per omicidio colposo irrogata nei confronti dell'allora direttore del circuito del Mugello per la morte, in pista, del pilota Alfredo Melandri nel 1998.
Per la Corte di legittimita`, il fatto che l'impianto fosse destinato allo svolgimento di attivita` pericolose non attenuava gli obblighi di diligenza, perizia e prudenza del gestore o responsabile dell'impianto ma ne sollecitava, per contro, un maggiore impegno e una maggiore perizia. Impegno e perizia che, nel caso di specie, non erano state profuse a sufficienza tanto che proprio le imperfette condizioni della pista - in particolare, per quel che concerneva la “via di fuga” - avevano reso fatale l'incidente.

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