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Approvato in senato il ddl sull’integrativo delle casse previdenziali privatizzate

Con un solo un voto contrario passa al Senato il disegno di legge che prevede l’aumento dell’integrativo per le categorie che utilizzano in ambito previdenziale il sistema contributivo. Il Ddl Lo Presti - ddl n. 2177, sul contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionale iscritti in albi ed elenchi, già approvato dalla Camera dei deputati - approderà in terza lettura alla Camera. Non si attendono sorprese.

L’aumento dell’integrativo peserà in parcella, sulle spalle dei clienti.

Tra i professionisti che utilizzano il contributivo commercialisti e ragionieri.

Per garantire l'equilibrio delle casse previdenziali privatizzate:

- la prima parte del provvedimento prevede che la misura del contributo previdenziale integrativo degli esercenti attività libero-professionale, iscritti in albi ed elenchi, sia fissato, in misura non inferiore al 2% e non superiore al 5%, mediante delibera delle casse o enti di previdenza competenti;

- la seconda parte, concernente anche i regimi pensionistici che adottino il sistema di calcolo contributivo, prevede che l'ente o cassa competente possa destinare parte del contributo integrativo all'incremento dei montanti individuali, senza maggiori oneri per la finanza pubblica.


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