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Liti pendenti: rapporti difficili con gli uffici per gestione pratiche

Leggi la circolare Fondazione Studi n. 5/11

I RAPPORTI CON GLI UFFICI

L’esperienza di queste prime settimane di applicazione della normativa sulla chiusura delle liti pendenti ha fatto emergere notevoli criticità di gestione delle relative pratiche di definizione delle liti.

Queste sono legate, tra l’altro,
all’interpretazione della norma nel caso di controversie complesse, spesso con giudicati parziali, ovvero alla presenza di ricorsi presentati avverso atti di mera liquidazione del tributo (non definibili), in assenza tuttavia di ricevimento dell’atto presupposto (definibile).

La possibilità di presentare la documentazione
sul modello cartaceo in assenza della procedura telematica messa in linea solo il 4 novembre scorso ha costituito una opportunità per i contribuenti e per l’amministrazione. Non sempre, infatti, gli uffici sono stato in grado di intercettare problemi e criticità che solo grazie al supporto dei consulenti coinvolti sono stati in parte superati.

In presenza di contenziosi assai datati (tipicamente quelli pendenti in
Commissione tributaria Centrale) gli stessi fascicoli degli Uffici, infatti, sono spesso risultati incompleti con estrema difficoltà di individuare il valore della lite e, conseguentemente, l’importo da versare per la sua definizione.

Anche i dati individuativi (n. di protocollo, date) degli avvisi di accertamenti o di
rettifica, del grado di giudizio, delle somme pagate in pendenza del giudizio medesimo da indicare nell’apposito modulo hanno costretto a costituito un aspetto critico per l’incompletezza del fascicolo dell’ufficio.

In ragione di quanto rappresentato si rende indispensabile che l’amministrazione centrale
definisca una procedura che preveda l’obbligo di convocare il contribuente nell’ipotesi in cui l’Ufficio ravvisi i presupposti per il diniego della definizione in modo da poter consentire al contribuente medesimo, nel reciproco interesse e a vantaggio dell’economia della gestione della pratica, di produrre documentazione e formulare osservazioni.

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