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Per il 30 ottobre e` atteso il primo censimento sugli enti associativi

Sulla base di quanto disposto dall’articolo 30 del Dl 185/08, convertito dalla legge n. 2/09, sono previsti una serie di controlli aggiuntivi sui soggetti appartenenti al cosiddetto “terzo settore”. Si tratta di un censimento che gli oltre 200mila enti associativi italiani dovranno inviare all’agenzia delle Entrate, per via telematica entro il 30/10/2009, con il quale risponderanno su tutti gli aspetti giuridici ed economici della vita associativa. Per lo piu`, pero`, l’operazione sembra indirizzata a individuare le “false” Onlus e, quindi, ad evitare abusi nella detassazione delle entrate. Il che non poteva non suscitare reazioni diverse e contrarie: da una parte si sono schierati tutti coloro che hanno letto nell’adempimento un “pregiudizio di evasione”, mentre dall’altra si posiziona l’agenzia delle Entrate, che ribadisce la natura puramente fiscale dell’operazione e la sua aderenza al disposto normativo indicato.
Dalle principali associazioni nazionali fanno sapere che il Terzo settore e` ben disposto a dei controlli, ma cio` che si teme e` che ci sia un’eccessiva burocratizzazione che possa nuocere soprattutto alle piccole organizzazioni.
“Viene presentata come elemento di trasparenza una manovra che rischia di mettere in ginocchio una larga fetta del terzo settore italiano aggravando ulteriormente la gestione burocratica delle organizzazioni” dichiara Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore, che prosegue: “Il terzo settore non solo non ha paura dei controlli ma anzi li richiede per la salvaguardia dei propri valori. Teme solamente, come tutti, l’eccessiva burocratizzazione. E’ necessario quindi che gli strumenti a questo riguardo siano mirati e che il soggetto preposto ai controlli sia una vera Authority per il Terzo Settore e non la sola Agenzia per le Entrate che ha altre finalita` istituzionali”.