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Offese all’ex con conseguenze penali

Offendere l'ex può portare alla condanna per maltrattamenti, se l’aggressione verbale é “continua” e rende la vita “penosa”.

La sesta sezione penale della Cassazione - sentenza n. 45547 del 28 dicembre 2010 - conferma la condanna di un ex che non versava il mantenimento a moglie e figli e durante le visite settimanali sottoponeva la donna a continue offese, rendendole "disagevole e penosa l'esistenza".

Enunciano i giudici di ultime cure che "i comportamenti abituali caratterizzati da una serie indeterminata di aggressioni verbali ingiuriose e offensive possono configurare il reato di maltrattamenti. Nella specie tali condotte, costantemente ripetute, hanno evidenziato l'esistenza di un programma criminoso diretto a ledere l'integrità morale della persona offesa, di cui i singoli episodi, da valutare unitariamente, costituiscono l'espressione, ed in cui il dolo si configura come volontà comprendente il complesso dei fatti e coincidente con il fine di rendere disagevole e penosa l'esistenza della moglie".


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