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Parcheggiatore abusivo condannato per estorsione

Con sentenza n. 21942 del 7 giugno 2012, la Corte di cassazione ha rigettato il ricorso presentato da un uomo che era stato condannato dai giudici dei gradi precedenti per estorsione per avere, nella sua qualità di posteggiatore abusivo in un'area libera adibita a parcheggio, costretto più volte e nel corso della stessa giornata, un automobilista a consegnargli la somma di 20-30 centesimi al fine di custodire l'auto, minacciandone, in caso contrario, il danneggiamento.

La Suprema corte, in particolare, ha ritenuto del tutto irrilevante, ai fini della configurabilità del reato, la modestia della somma richiesta all’automobilista. Infatti – si legge nel testo della decisione – “nell'estorsione la minaccia di un male legalmente giustificato assume il carattere di ingiustizia quando sia posta in essere non già per esercitare un diritto, bensì con il proposito di coartare la volontà di altri per conseguire fini illeciti”.