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Versamenti ingiustificati e contratti di locazione con compenso non dichiarato legittimano l’accertamento induttivo

La Corte di cassazione, con la sentenza n. 10101 del 19 giugno 2012, ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano considerato legittimo l’accertamento induttivo disposto dall’amministrazione finanziaria nei confronti di un mediatore immobiliare e fondato su versamenti ingiustificati presenti nel conto corrente nonché sul reperimento, presso la di lui abitazione, di diversi contratti di locazione rispetto ai quali lo stesso non aveva dichiarato alcun compenso.

Nei casi come quello di specie – precisa la Suprema corte - in cui l'accertamento tributario si fonda su verifiche di conti correnti bancari del contribuente, spetta a quest’ultimo, con inversione dell'onere della prova, dimostrare che gli elementi desumibili dalla movimentazione bancaria non siano riferibili ad operazioni imponibili; per contro, l’amministrazione è esclusivamente tenuta ad allegare i dati e gli elementi risultanti dai conti predetti.