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Collegato lavoro: conciliazione non piu` obbligatoria

Nella seduta del 26 novembre, il Senato ha approvato il disegno di legge n. 1167, cosiddetto Collegato lavoro, che contiene deleghe al Governo anche in materia di controversie di lavoro. Il testo torna cosi`, per la terza volta, all'esame della Camera.

Tra le novita` di maggiore interesse, si segnala la modifica del processo del lavoro e, in particolare, il venire meno dell'obbligatorieta` del tentativo di conciliazione preliminare previsto dall'art. 410 c.p.c. quale condizione di procedibilita` per iniziare una causa di lavoro. Inoltre, viene favorito il ricorso allo strumento dell'arbitrato con l'attribuzione di una maggiore autonomia alle parti ed una riduzione del ruolo dei giudici. Saranno tre le modalita` di attuazione degli arbitrati, modalita` affidate alle parti sociali sulla base della contrattazione collettiva.

Il tentativo di conciliazione, privato dal Collegato lavoro della sua obbligatorieta` nelle liti di lavoro, viene valorizzato, per contro, dal ministero del Walfare che, con circolare n. 36 del 26 novembre 2009, lo assurge a condizione di procedibilita` nell'attivita` ispettiva delle Direzioni provinciali del Lavoro. L'attivita` conciliativa dovra` cosi` procedere sia il verbale ispettivo che la stessa attivita` ispettiva. Una volta presentata una richiesta di intervento da parte del lavoratore, lo stesso sara` avvertito della possibilita` di definire la lite mediante lo strumento conciliativo. Necessario il consenso del datore.