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Redditometro di massa per il reale tenore di vita

Il presidente nazionale dei commercialisti, Claudio Sciliotti, all’indomani dell’approvazione del piano casa, affida ad un comunicato stampa, fruibile dal sito della categoria, il suo pensiero sul criterio di attribuzione di agevolazioni per l’acquisto di abitazioni alle famiglie che dichiarano redditi bassi, seguito dal decreto per l’edilizia residenziale pubblica appena approvato.
Dice: “I dati sulle dichiarazioni del 2008 anticipati in questi giorni dal Ministero dell’Economia lasciano intendere che le denunce dei redditi degli italiani non fotografano il loro reale tenore di vita. C’e` un 50% di italiani che sostiene di guadagnare 15mila euro all’anno. In quel 50% ci sono sicuramente anche persone che ostentano beni di lusso e uno stile di vita certo non compatibile con la propria dichiarazione dei redditi. Soggetti che magari si accingono a far richiesta di un alloggio popolare, sottraendolo a chi ne ha reale necessita`. Nei giorni scorsi la Commissione parlamentare sull’Anagrafe tributaria ha avanzato la proposta, da noi condivisa, di un “redditometro di massa”. Le verifiche sui beneficiari delle agevolazioni del “piano casa” sono un ottimo esempio di come e dove l’utilizzo del redditometro vada ampliato per una piu` efficace lotta all’evasione”.
Alessia Lupoi