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Oggi il voto sugli emendamenti al dl fiscale

Con un emendamento dei relatori Azzolini e Baldassarri al decreto semplificazioni fiscali - Dl 16/2012 - l’acconto Imu per il 2012 (prima rata) verrà pagato senza applicazione di sanzioni e interessi, in misura pari al 50% dell'importo ottenuto applicando le aliquote di base e le detrazioni previste.

Dunque, alla scadenza dell’acconto al 18 giugno 2012, il calcolo prevede:

- la moltiplicazione per 160 della rendita catastale (rivalutata del 5%) e l’applicazione dell'aliquota di base, ossia il 4 per mille per la prima casa e il 7, 6 per mille per gli altri immobili, non conta l’aliquota ultimamente deliberata;

- si deve, poi, decurtare l’importo delle detrazioni forfettarie della prima casa (200 euro più 50 euro per ogni figlio di età fino a 26 anni che abiti nella stessa casa);

- l'importo risultante deve essere ridotto della metà (e pagato).

Anche gli altri appuntamenti sono al buio. Entro il 30 giugno 2012, alla chiusura dei bilanci, i Comuni stabiliranno le nuove aliquote che potranno aumentare o abbassarsi del 2 per mille (quindi in più o in meno) per la prima casa e del 3 per mille in più o in meno per gli altri immobili.

Poi ci sarà, dopo la presentazione il 30 luglio della dichiarazione degli immobili posseduti, un Dpcm per modificare i calcoli al fine di assicurare l’ammontare del gettito complessivo previsto (è possibile un restyling di aliquote e detrazioni anche al ribasso). Si legge, infatti, nel testo dell’emendamento “sulla base del gettito della prima rata dell'imposta municipale, - il Governo - provvede alla modifica delle aliquote, delle relative variazioni e della detrazione stabilita per assicurare l'ammontare del gettito complessivo previsto per l'anno 2012”.

Successivamente, il 30 settembre si chiuderà la partita in base al gettito dell’acconto, con la misura definitiva stabilita dai Comuni delle aliquote Imu 2012, pronte per il saldo al 16 dicembre 2012 (con conguaglio in base alle aliquote finali).