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Libro unico: le rassicurazioni del ministero ai consulenti del lavoro

Libro unico del lavoro L'errore sull'imponibile è «sostanziale» «Due mesi di applicazione del libro unico non hanno evidenziato difficoltà di rilievo. Le incertezze riguardano temi particolari, come la registrazione dei lavoratori somministrati o distaccati». Paolo Pennesi, direttore dell'Attività ispettiva del ministero del Lavoro, commenta l'avvio del nuovo libro unico del lavoro. E fa il punto sui problemi ancora aperti. Rispetto ai lavoratori somministrati e distaccati le criticità sono legate ai programmi informatici che ancora non consentono la possibilità di indicare soggetti che di fatto non hanno alcun rapporto giuridico con l'utilizzatore della prestazione. Inoltre, sotto il profilo organizzativo, gli uffici aziendali che si occupano di avviare una contratto di servizi con le aziende di somministrazione sono diversi da quello del personale, con la conseguenza che l'indicazione ministeriale comporta una rivisitazione dei processi interni. Il ministero del Lavoro ha spiegato, comunque, che la mancata indicazione non può dare luogo all'applicazione delle sanzioni amministrative visto che non si verifica un disvalore di tipo retributivo, contributivo e fiscale. Più complessa è la situazione dei rimborsi spese. «Alcuni – spiega Pennesi – sostengono che non vadano registrati tutti quei rimborsi che non hanno rilevanza fiscale e contributiva. La legge, però, ha una portata ampia, per cui tutti i rimborsi spese vanno registrati, anche se è vero che non se non c'è una rilevanza sull'imponibile non scatta la sanzione». In ogni caso, molti professionisti fanno presente le difficoltà organizzative delle imprese. Infatti, le spese analiticamente rimborsate ed escluse dalla base imponibile fiscale e contributiva vengono gestite direttamente dall'ufficio dell'amministrazione contabile, senza alcun coinvolgimento dell'ufficio del personale. L'obbligo di far transitare nel libro unico ogni rimborso spese (anche quello esente da qualsiasi prelievo) comporta dunque un appesantimento delle procedure interne. C'è poi una questione che riguarda la sequenzialità del libro unico, in particolare il discrimine tra le condotte dolose e la distrazione quando ci si trova di fronte "buchi di numerazione". L'ispettore, di fronte a queste anomalie può inviare la segnalazione all'Inail. La conseguenza arriva alla revoca dell'autorizzazione per la stampa laser, una "punizione" che comporterebbe l'impossibilità per il professionista di continuare a gestire il libro unico dell'azienda. «È essenziale – dice Rosario De Luca, presidente della Fondazione studi del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro – che gli ispettori non adottino comportamenti capziosi». Pennesi tranquillizza. La politica del ministero non è diretta a controlli formali e burocratici sul libro unico. Tra l'altro, fino a giugno saranno perseguite solo le violazioni sostanziali, cioè quelle che comportano differenze di imponibile, rilevanti ai fini fiscali e previdenziali. In ogni caso, «il ministero – spiega Pennesi – sta lavorando per cercare di tipizzare le discontinuità nella sequenza del libro unico e determinare i criteri per distinguere tra comportamenti dolosi e quelli dovuti a superficialità». Insomma, l'importante è individuare chi tiene a disposizione qualche posizione per coprire lavoratori irregolari. di Maria Carla De Cesari IL SOLE 24 ORE DEL 17 MARZO 2009 PAG 75