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Possibile difetto di marca temporale


Allo scadere del termine, 31 gennaio 2012, dell’adempimento relativo all'invio dell'impronta digitale degli archivi informatici a carico di intermediari, aziende ed enti che hanno optato coraggiosamente per la dematerializzazione dei documenti contabili (conservazione sostitutiva), si profila un intoppo. Si tratta della possibilità/probabilità di vedersi scartare dal sistema le comunicazioni in oggetto per via delle marche temporali – sembra solo quelle degli anni dal 2004 al 2007- apposte dalle Certification Autority, che non sarebbero conformi agli standard delle Entrate. Tra l’altro, il software di controllo inizialmente non segnala alcuna criticità dando la possibilità di predisporre e trasmettere i documenti, salvo poi scartarli.

Due sono i rimedi probabili/possibili:

- lo slittamento della scadenza (suggerimento di Claudio Bodini, consigliere Cndcec delegato alle tecnologie informatiche);

- riprendere il file e apporre una nuova marca temporale (soluzione individuata dalle software house).

Quest’ultima soluzione sarebbe onerosa, in termini di ulteriori adempimenti e costi, per gli interessati. In proposito, Claudio Bodini chiosa: “Comunque andrà a finire, vi è la ennesima dimostrazione di come, in un momento storico in cui si parla con tanta enfasi di semplificazioni e di risparmi per le imprese, vi siano incomprensibili silenzi, a cui non sembra possibile attribuire altro significato se non quello di disincentivare la conservazione sostitutiva”.


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