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Da gennaio 2011 il via al test sullo stress lavoro-correlato

Il T.U. sulla sicurezza prevede che tutti i datori di lavoro, pubblici e privati, valutino lo stress lavoro-correlato in base alle linee guida vincolanti per legge, diffuse dalla Commissione consultiva permanente del ministero del Lavoro per la salute nei luoghi di lavoro.

Le due fasi da effettuare dovranno essere improntate già da ora, poiché la valutazione entra in vigore a partire dal 31 dicembre 2010, data di avvio su tutti i lavoratori, preposti e dirigenti inclusi, suddivisi in gruppi omogenei (es. turnisti).

In sostanza, la valutazione si esplica in una fase obbligatoria, che prevede:

- un’indagine su eventi “sentinella” (segnalazioni del medico competente o lamentele di lavoratori) e la considerazione di dati statistici (assenze per malattie o indici su infortuni);

- una valutazione di carichi di lavoro e orari, ossia sul contenuto del lavoro;

- l’analisi del contesto di lavoro inerente, ad esempio, allo stato delle comunicazioni lavorative o all’esistenza di conflitti interpersonali.

Se dalla fase obbligatoria emergeranno importanti elementi di rischio si procederà ad adottare misure correttive.

Se, poi, tali misure non saranno in grado di riportare il rischio sotto la soglia di guardia, allora scatterà la seconda fase. Quella che prevede uno screening soggettivo sotto forma di questionari, focus group o interviste.