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Istat: coefficienti di rivalutazione monetaria per gli indici dei prezzi al consumo


Periodo di riferimento: febbraio 2011
Aggiornato il 16 marzo 2011

Indice dei prezzi al consumo FOI al netto dei tabacchi

Indice generale

101, 5

Variazione percentuale rispetto al mese precedente

+0, 3

Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente

+2, 3

Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti

+3, 6



Per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato, si utilizza l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) al netto dei tabacchi.

Il FOI si riferisce ai consumi dell'insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente operaio o impiegato. Tale indice si pubblica sulla Gazzetta Ufficiale ai sensi dell'art. 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392.

A partire dai dati di gennaio 2011 la base di riferimento dell’'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (FOI) è il 2010 (la base precedente era 1995=100). Al fine di garantire la comparabilità della serie viene reso disponibile il corrispondente coefficiente di raccordo.

L'Istat rilascia certificazioni dell'indice dei prezzi FOI presso tutti i
Centri di informazione statistica (CIS) presenti sul territorio nazionale. In alcuni CIS è anche disponibile un servizio di segreteria telefonica che fornisce 24 ore al giorno il valore dell'ultimo indice FOI.


Occorre infine ricordare che l'Istat produce
tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l'intera collettività nazionale (NIC), per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e l'indice armonizzato europeo (IPCA).




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