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Fisco, grandi aziende sotto sorveglianza

FISCO, GRANDI AZIENDE SOTTO SORVEGLIANZA




La strada futura scelta dall’Erario che punta a concentrarsi sui contribuenti più proficui è tracciata dall’articolo 27 del decreto anticrisi contenente due norme: l’ampliamento dei poteri del Fisco su misure cautelari e azioni esecutive soprattutto nell’area delle grandi morosità (debiti sopra i 500mila euro) e la creazione di una nuova categoria fiscale, quella delle “imprese di grandissima dimensione” (aziende con volume d’affari o ricavi sopra ai 300 milioni di euro).


A proposito di questa nuova categoria è previsto che le imprese che vi rientreranno saranno sottoposte a controllo nel momento in cui presenteranno istanze di interpello. La disposizione in merito contenuta nel decreto legge 185/08 sembrerebbe snaturare la natura e le finalità dell’interpello. Saranno oggetto del controllo delle Entrate le risposte agli interpelli in base agli articoli: 11, comma 5, legge 212/00; 21 legge 413/91; 37-bis, comma 8, del Dpr 600/73.


Sempre con il decreto anticrisi torna il silenzio-assenso in caso di mancato parere dalle Entrate in merito all'applicazione delle norme antielusive, cancellato con la soppressione del Comitato consultivo per l’applicazione delle norme antielusive. Dunque, è stabilito che “la mancata comunicazione del parere da parte dell’Agenzia delle Entrate entro 120 giorni e dopo ulteriori 60 giorni dalla diffida ad adempiere da parte del contribuente equivale a silenzio-assenso”. Mentre è previsto per l'interpello antielusivo l'istituto del silenzio-assenso non è disposto per l'interpello disapplicativo delle norme antielusive.