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Falso ideologico in atto pubblico. interpretazione estensiva in presenza di espressioni letterali “manchevoli ”

Risponde del reato di falso ideologico in atto pubblico il candidato all’esame che mente sul voto di licenza media; e ciò, anche se la disposizione violata limiti la responsabilità del dichiarante al titolo di studio ed agli esami sostenuti. In questo caso, infatti, occorre procedere con un’interpretazione estensiva che, “lungi dall’essere vietata, è invece lecita e, anzi, doverosa quando sia dato stabilire - attraverso un corretto uso della logica giuridica - che il precetto legislativo abbia un contenuto più ampio di quello che appare dalle espressioni letterali”.

Non si ha, infatti, violazione dell’articolo 14 delle disposizioni sulla legge in generale quando “non ne risulta ampliato il contenuto effettivo della disposizione”, impedendosi solo che le fattispecie ad essa soggette “si sottraggano alla sua disciplina per un ingiustificato rispetto di manchevoli espressioni letterali”.

Con detti assunti la Cassazione, con la sentenza n. 15048 del 18 aprile 2012, ha ribaltato la decisione di assoluzione disposta dai giudici di merito nei confronti di un uomo che, nell’ambito del concorso per arruolarsi nell’esercito, aveva mentito sul voto riportato all’esame di licenza media.