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In via di approvazione la direttiva comunitaria sull'esercizio dei diritti degli azionisti

Con un decreto legislativo che il Governo si impegna ad approvare entro il prossimo 29 ottobre – a meno dell’esercizio di una proroga ottenuta in esecuzione della delega ricevuta dal Parlamento con la Legge Comunitaria n. 88/2009 – anche nel nostro ordinamento verranno recepite importanti novita` in materia di intervento e di voto nelle assemblee delle societa` quotate. Cio` grazie all’attuazione della direttiva 2007/36/CE dell’ 11 luglio 2007, conosciuta come “direttiva record date”. La direttiva ha come obiettivo quello di favorire la partecipazione degli azionisti alla vita della societa` e, in particolare, l’esercizio del voto anche con riferimento all’esercizio transfrontaliero del diritto di voto.
In particolare, la direttiva disciplina:
- la convocazione dell’assemblea e l’informazione preassembleare;
- il diritto dei soci di inserire punti all’ordine del giorno e di presentare proposte di delibera;
- la partecipazione all’assemblea dettando diposizioni in materia di: legittimazione all’intervento in assemblea e al voto;
- la partecipazione all’assemblea con mezzi elettronici;
- il diritto del socio di porre domande;
- il conferimento di delega di voto;
- requisiti per l’esercizio del voto da parte di chi, intestatario formale dei titoli, li detiene per conto di un altro soggetto;
- rendiconto della votazione e obblighi di pubblicita`.
Una delle maggiori novita` della nuova norma riguarda il cosiddetto “record date”: sara` legittimato all’esercizio del diritto di voto solo il soggetto che risulta titolare del conto sul quale sono registrate le azioni al termine della giornata contabile del quinto giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l’assemblea in prima convocazione. La regola serve a definire il diritto dell’azionista alla partecipazione all’assemblea e al voto in funzione delle sue azioni. Si vuole evitare che tale diritto sia subordinato al requisito di depositare, trasferire o registrare a nome di un’altra persona fisica o giuridica le azioni in suo possesso prima dell’assemblea. Inoltre, la nuova legge dispone nuovi termini di convocazione dell’assemblea e fissa i nuovi quorum che i soci devono raggiungere per poter validare le decisioni prese.