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Ricollocamento del personale

Il datore di lavoro che procede a una ristrutturazione aziendale non può sostenere di aver assolto al tentativo di ricollocamento proponendo al dipendente licenziato un'attività di natura non subordinata esterna all'azienda. L'onere di provare l'impossibilità di ricollocare il lavoratore in mansioni analoghe, infatti, per quanto elastico non può spingersi fino al punto di ritenere equivalenti l'offerta di un posto da collaboratore con quella di uno da dipendente.
Studio Cassone 3


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