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Libro unico, ispezioni graduali

Ieri era l’ultimo giorno per la stampa del libro unico (comprese le informazioni del mese di gennaio), che così diventa ufficialmente l’archivio del personale delle aziende. Il riferimento normativo è al Dl 112/08, convertito dalla legge n. 133/08, che ha sancito il principio secondo cui il libro unico deve assolvere alla funzione di semplificazione amministrativa, di riduzione dei costi e degli oneri informatici e, in generale, alla funzione di una migliore fruibilità dei dati necessari per i diritti dei lavoratori. Nonostante la sperimentazione messa in atto negli ultimi mesi del 2008, occorrerà ancora un po’ di tempo prima che il libro unico entri definitivamente a regime: è necessario, infatti, un impegno costante del ministero del Lavoro affinché accompagni operatori, aziende e consulenti verso la gestione del personale attraverso questo nuovo strumento molto sfaccettato, che per rispondere alle esigenze dei datori di lavoro si presenta come un registro a più sezioni, con la possibilità di “cartelle” dedicate a particolari categorie di lavoratori (dirigenti, quadri, operai). Il dubbio più grande che riguarda la compilazione del libro unico in tema di calendario presenze e retribuzioni, si verifica nel caso in cui gli stipendi siano pagati negli ultimi giorni del mese di riferimento, ma saranno valorizzati nel mese successivo. Il meccanismo è chiaro a regime ma è incerto per quanto riguarda, per esempio, il mese di gennaio. Il ministero del Lavoro ha chiarito quali debbono essere i contenuti da riportare nel calendario sfalsato, cioè dati variabili e presenze entrambi posticipati. Per esempio, nel libro unico di gennaio 2009 andranno riportate le presenze di dicembre 2008, mentre le presenze di gennaio saranno rilevate nel libro unico di febbraio. Stesso discorso vale nel caso di una retribuzione sfalsata. In questo caso nessun illecito sarà rilevabile a condizione che si tenga conto della transitorietà del momento e venga riportata l’annotazione “calendario sfasato”.