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Per evitare l'espulsione va provata anche la convivenza con la moglie italiana

Con sentenza n. 22100 del 1° giugno 2011, la Cassazione ha ricordato che la previsione secondo cui non è consentita l'espulsione degli stranieri conviventi con parenti entro il secondo grado o con i coniuge che siano di nazionalità italiana si applica a tutte le espulsioni giudiziali tra cui la decisione del Tribunale di sorveglianza.

In tali situazioni – continua la Corte - lo straniero che intenda far valere una “ostatività all'espulsione che lo attinge”, deve dimostrare “non solo di essere coniugato con un cittadino di nazionalità italiana, ma altresì che la convivenza con la stessa è concreta ed effettiva”.

Nel dettaglio, è stato respinto da parte dei giudici di legittimità il ricorso con il quale un cittadino extracomunitario intendeva evitare l'espulsione giudiziale comminatagli a seguito di condanna per lesioni personali, in quanto lo stesso non aveva fornito la prova della convivenza con la moglie italiana.

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