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Al via le nuove regole sulle compensazioni con sanzioni pesanti in caso di errori

Da lunedì prossimo, 17 gennaio 2011, cambieranno le regole per i contribuenti che effettueranno le compensazioni dei crediti tributari con il modello F24, secondo quanto ridisegnato dal decreto legge n. 78/2010 della scorsa estate.

La stretta si è resa necessaria per evitare che questo meccanismo di semplificazione concesso dall’Amministrazione finanziaria potesse sfociare in un abuso a danno dell’Erario. Dunque, da quest’anno regole più severe come, per esempio, il divieto di monetizzare crediti relativi a imposte erariali, per chi ha già debiti iscritti a ruolo superiori a 1.500 euro e per i quali sia scaduto il termine di pagamento.

Di fatto, i nuovi vincoli sono entrati in vigore e dovranno essere applicati a partire dal primo appuntamento di metà mese, anche se manca un intervento chiarificatore in grado di specificare l’esatta portata delle nuove regole.

I dubbi che attanagliano contribuenti ed operatori sono numerosi e sono alimentati sempre di più anche dal timore di vedersi commisurare sanzioni pari al 50% dell’importo indebitamente compensato. Si tratta, infatti, della multa più alta prevista dal nostro sistema tributario.

Inoltre, c’è da riflettere sul fatto che se la sanzione ricade sui contribuenti, anche gli intermediari, i commercialisti e gli atri soggetti abilitati ad effettuare le compensazioni in questione stanno vivendo questa fase interlocutoria, preoccupati dal fatto di vedersi recapitare copiose richieste di risarcimento nel caso le operazioni messe in atto non andassero a buon fine.

Da qui, l’iniziativa di molte associazioni di categoria, che stanno invitando i loro assistiti ad informarsi con tempo sui debiti fiscali e i ruoli iscritti a loro carico, al fine di prendere coscienza dell’impatto che potrà avere la nuova disciplina.

Di uguale avviso è anche Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che ha sottolineato come, ad un passo dall’entrata in vigore della nuova normativa, non sono ancora stati emanati i provvedimenti attuativi di cui all’articolo 31 del Dl 78/10. Siciliotti ha rimarcato come si è sempre parlato di misure che trovano giustificazione le une nelle altre per la creazione di un fisco efficiente e collaborativo nei confronti del contribuente. Per tali ragioni, l’auspicio è che proprio quei provvedimenti necessari ad attuare le disposizioni che tutelano i contribuenti siano resi disponibili il più presto possibile e non restino solo una “chiacchiera”.


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