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La riforma forense a tutela anche dei giovani

Lo scorso 23 aprile, il Consiglio nazionale forense ha varato un manifesto sulla riforma forense al fine di tentare di ristabilire la correttezza dell’informazione sul testo nonche` ribadire le ragioni per le quali la riforma e` stata pensata anche a sostegno e non contro i giovani.

Nel testo, vengono illustrate tutte le scelte effettuate a tutela dei giovani; e cosi`, il divieto di societa` di capitali eviterebbe i rischi di sfruttamento; le specializzazioni valorizzerebbero le specifiche vocazioni professionali dei professionisti piu` sensibili ai mutamenti della domanda di mercato; la disciplina della pubblicita` mirerebbe ad evitare forme di concorrenza sleale a danno dei professionisti piu` giovani; il ripristino delle tariffe minime tutelerebbe la qualita` della prestazione a tutto vantaggio dei consumatori, proteggendo, altresi`, gli avvocati piu` giovani dal rischio di sfruttamento da parte delle grandi imprese bancarie ed assicurative; il tirocinio piu` effettivo e professionalizzante doterebbe gli aspiranti avvocati delle capacita` necessarie per essere piu` competitivi sul mercato; il nuovo modello di tirocinio consentirebbe, infine, di superare l’esame di abilitazione con una prova scritta su di una materia a scelta del candidato a fronte delle attuali tre.



Annunciato, contestualmente, anche un piano di intervento economico a sostegno dell’accesso alla professione dei praticanti meritevoli.