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Al via il regime transitorio per le plusvalenze latenti al 31 dicembre

Tre decreti del ministero dell'Economia e delle Finanze datati 13 dicembre 2011, attuativi della riforma della disciplina delle rendite finanziarie del Dl 138/2011, sono stati pubblicati sulla “Gazzetta ufficiale” n. 292 del 16 dicembre 2011.

Si tratta dei decreti per affrancare le partecipazioni non qualificate al 31 dicembre 2011 (plusvalenze e minusvalenze latenti), nell’ambito del passaggio del prelievo del 12, 50-27% su redditi di capitale e capital gain all’unica aliquota del 20% dal 1° gennaio 2012.

Con la pubblicazione sono ufficializzate le regole per:

- gli intermediari che devono procedere alla cessione ed al riacquisto, al 31 dicembre 2011, dei titoli pubblici italiani e degli equiparati, dei titoli emessi da società quotate italiane, banche e altri emittenti esteri (soggetti al regime del Dlgs 239/1996), per assoggettare alla vecchia aliquota i proventi maturati fino al 31 dicembre ed alla nuova aliquota quelli maturati dal 1° gennaio 2012;

- il criterio forfetario per il calcolo della quota dei proventi derivanti dalla partecipazione a organismi di investimento collettivo del risparmio riferibile alle obbligazioni e agli altri titoli pubblici, da assoggettare al 12, 5%;

- la scelta per l'applicazione dell'imposta sostitutiva e della ritenuta con l'aliquota del 12, 5% sui redditi diversi derivanti dal possesso, al 2011, di attività finanziarie fuori dell'esercizio di impresa commerciale.

Tra i chiarimenti:

- l'imposta sostitutiva del 12, 5% si applica alle plusvalenze e agli altri redditi diversi latenti al netto delle Minusvalenze, delle perdite e differenziali negativi e poi di quelle determinate in sede di affrancamento;

- il criterio da seguire è quello della determinazione del valore delle partecipazioni al 31 dicembre 2011, al posto del costo o valore di acquisto.


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