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Progetto di riforma della giustizia tributaria: fase conciliativa ed unico grado di merito

E' allo studio del ministero dell'Economia un progetto di riforma della giustizia tributaria che prevede l'introduzione dello strumento della conciliazione a sostituzione dell'attuale primo grado di merito dinanzi alle Commissioni tributarie provinciali.

Il rito tributario verrebbe così suddiviso in due fasi:

- una prima fase, precontenziosa, affidata ad organismi di conciliazione indipendenti;

- una fase giudiziaria, costituita da un unico grado di merito, demandata a magistrati togati.

Per l'eventuale appello, il giudizio dovrebbe svolgersi dinanzi alla Corte di cassazione.

Il progetto dell'Economia non convince l'Associazione magistrati tributari la quale, a mezzo del proprio presidente, Ennio Attilio Sepe, ha inviato una lettera, lo scorso 1° marzo, ai presidenti di tutti gli organismi, istituzionali e associativi, che si occupano di giustizia tributaria, dove si sollecita “un'azione comune” contro detta riforma. Per Sepe, in particolare, la sostituzione di un grado di giudizio con una fase precontenziosa, di natura amministrativa, porterebbe “un netto abbassamento della tutela giurisdizionale del contribuente”.



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