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Risarciti gli ordini di acquisto di bond argentini “a rischio"

La banca è tenuta a risarcire i risparmiatori delle somme relative agli ordini di acquisto di bond argentini se questi siano stati disposti quando l’economia del Paese sudamericano era precipitata tanto da far presumere un imminente default.

E’ quanto sancito dalla Corte di cassazione, Terza sezione civile, con la sentenza n. 6142 del 19 aprile 2012, pronunciata con riferimento ad una vicenda in cui due risparmiatori avevano disposto altrettanti ordini di acquisto, tra agosto e settembre 2001, per un totale investito di 169mila euro.

L’istituto di credito – a detta della Suprema corte – in funzione del suo dovere di informazione nei confronti dei clienti, avrebbe dovuto evidenziare la rischiosità dell'investimento e la circostanza che le maggiori agenzie di rating, in quel periodo, avevano abbassato la valutazione dei titoli argentini. Investimenti di così elevato grado di rischio erano, infatti, da considerare del tutto inadatti al profilo dei clienti di specie.