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Lo stralcio della procedura di armonizzazione della tassazione dei fondi d’investimento rende difficile il rimpatrio

Con la cancellazione dell’articolo 14 dal Dl salva-infrazioni, che equiparava il trattamento dei fondi esterni non armonizzati situati nei Paesi esteri collaborativi ai fondi armonizzati, si rende piu` difficoltosa l’operazione di rimpatrio dei suddetti strumenti finanziari nell’ambito dell’operazione di scudo fiscale.
Il Decreto salva-infrazioni e` finalizzato a un rapido adempimento di obblighi Ue per ovviare a procedure di infrazione per ritardato o non corretto recepimento di direttive comunitarie. L’articolo 14 relativo al “regime fiscale applicabile ai proventi derivanti dalla partecipazione agli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari esteri non armonizzati”, cosi` come varato dal Governo, mirava a far chiudere la procedura avviata dalla Commissione europea per il differente trattamento fiscale riservato in Italia ai proventi derivanti dalle partecipazioni a fondi comuni di investimento esteri non armonizzati rispetto a quello riservato ai fondi mobiliari non armonizzati italiani.
Lo stralcio dell’articolo 14, sull'armonizzazione della tassazione dei fondi d'investimento di diritto italiani ed esteri, dal 2010 potrebbe rendere molto piu` complessa la procedura di rimpatrio con problematiche connesse al regime di riservatezza del dossier in cui sono stati depositati i fondi non armonizzati rimpatriati. I proventi derivanti dai fondi non armonizzati esteri dovranno essere ancora assoggettati a ritenuta d’acconto anche dopo il 1° gennaio 2010, con l’obbligo dell’intermediario di continuare a indicare nominativamente il percipiente nel modello 770, mentre questo sara` obbligato ad indicare nel quadro RL di Unico i proventi percepiti, perdendo cosi` in parte le tutele del regime di anonimato.
Obiettivo dell’articolo 14 era, invece, proprio quello di obbligare l’intermediario ad intervenire nella riscossione dei proventi a cui si andava ad applicare la ritenuta d’imposta del 12, 5%, con una maggior funzionamento del regime di segregazione.