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Erogazioni liberali rivisitate

È stata pubblicata, sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 158 del 9 luglio 2012, la legge n. 96 del 6 luglio 2012. Contiene le norme in materia di riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti e dei movimenti politici, le misure per garantire la trasparenza e i controlli dei rendiconti dei medesimi e la delega al Governo per l'adozione (entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge) di un testo unico delle leggi concernenti il finanziamento dei partiti e dei movimenti politici e per l'armonizzazione del regime relativo alle detrazioni fiscali.

Con la legge, oltre alla riduzione dei contributi pubblici ai partiti ed alle misure per la trasparenza dei rendiconti di partiti e movimenti politici in merito anche ai contributi da privati, si stabilisce:

- l’aumento delle percentuali di detrazione delle erogazioni liberali in favore di partiti e movimenti politici effettuate da persone fisiche (dal 2013 la percentuale di detrazione passa al 24%, mentre dal 2014 al 26% degli importi devoluti) e la diminuzione del limite, sia minimo che massimo, di contributo detraibile (compreso tra 50 e 10mila euro);

- l’estensione delle nuove percentuali di detraibilità per le erogazioni liberali in favore di partiti e movimenti politici (24% per l’anno 2013, 26% a partire dal 2014) a quelle effettuate nei confronti di Onlus e di iniziative umanitarie, religiose o laiche, gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed enti individuati con Dpcm, nei Paesi non appartenenti all’Ocse, non viene toccato il limite massimo annuo su cui calcolare la detrazione (2.065 euro).

L’agenzia delle Entrate dovrà monitorare l’andamento delle minori entrate previste a seguito dell’aumento delle detrazioni e in presenza di significativi scostamenti, rispetto alla previsioni, il ministro dell’Economia dovrà emanare un decreto per ridurre la quota dei contributi pubblici ai partiti nella misura necessaria alla copertura dello scostamento riscontrato. Il risparmio sul finanziamento ai partiti è destinato alle amministrazioni pubbliche competenti in via ordinaria a coordinare gli interventi conseguenti ai danni provocati dagli eventi sismici e dalle calamità naturali che hanno colpito il territorio nazionale a partire dal 1º gennaio 2009.