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Motivazioni non oltre l'anno


Con sentenza n. 18696 del 13 settembre 2011, la Corte di cassazione, Sezioni unite, ha spiegato come la condotta del giudice che, per depositare la motivazione di una sentenza, impieghi oltre un anno sia lesiva del diritto al giusto processo del cittadino che attende di conoscere le ragioni della decisione; ne discende la possibilità che il magistrato venga sottoposto a sanzione disciplinare da parte del Csm.

La decisione richiama la pronuncia con cui i giudici della Corte europea dei diritti dell'uomo, nella causa n. 22015/05, avevano ritenuto che la durata del processo di Cassazione non dovesse in genere eccedere l'anno.

Nel testo della sentenza, le Sezioni unite individuano, altresì, nella gravità, reiteratezza e mancata causa di giustificazione i tre presupposti in presenza dei quali il giudice è da considerare responsabile del ritardo.


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