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Inchiesta sul manager per bancarotta fraudolenta; ok al sequestro dei brevetti aziendali


La Corte di cassazione, con la sentenza n. 18028 del 9 maggio 2011, ha confermato la misura preventiva del sequestro disposta dal Tribunale di Vicenza nei confronti dei brevetti per macchine industriali di un'azienda, registrati a nome del manager di quest'ultima, indagato per bancarotta fraudolenta.

Vi sarebbe – precisano i giudici di legittimità - “una presunzione di invenzione d'azienda” per ogni sorta d'invenzione in costanza o prossimità del rapporto d'impiego, sia che riguardi lo svolgimento delle normali mansioni tecniche assegnate al dipendente “sia che venga realizzata da soggetto legato da rapporto di servizio nell'esecuzione di un incarico speciale o in via complementare o sostitutiva rispetto alle sue ordinarie mansioni”.

Qualora, quindi, venga accertato che l'amministratore unico abbia realizzato delle invenzioni durante la sua permanenza nella società e con le risorse di questa, ne deriva che “o le invenzioni vanno ricondotte al soggetto che ha agito in veste appunto di amministratore, e il ruolo di immedesimazione organica con la società comporta che già la registrazione a suo nome privato da questo effettuata integra di per sè una forma di sottrazione di valori; oppure non resta che ricollegare l'invenzione all'esercizio di un'attività lavorativa parasubordinata”; in questo ultimo caso la sottrazione dei diritti di sfruttamento che spettavano all'azienda rappresenta, comunque, una distrazione di attività in quanto realizzata avvalendosi del doppio ruolo rivestito.


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