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Il nuovo redditometro spiegato da magistro


Durante un convegno sul nuovo redditometro, organizzato dall'Accademia romana di ragioneria a Roma, il direttore dell’Accertamento dell’agenzia delle Entrate, Magistro, ha annunciato l’avvio a marzo della sperimentazione dello strumento rinnovato. Il via sarà preceduto dall’incontro con le categorie.

Magistro ha spiegato la differenza tra lo spesometro (accertamenti sintetici), con cui il si potranno contestare le spese sostenute, e il redditometro, che focalizzerà 100 voci di spese significative ben definite. Il redditometro sarà “mirato” sui flussi per periodo d'imposta, per verificare la presenza di un risparmio preesistente dichiarato dal contribuente per giustificare una spesa: il Fisco potrà chiedere agli istituti di credito i flussi finanziari del contribuente sottoposto a controllo e riferiti a un determinato periodo d'imposta. Resterà, come da legge, la possibilità per il contribuente di fornire la prova contraria su costi e investimenti anche per più anni passati, anche oltre i precedenti limiti del 20%.

Sui nuovi accertamenti parziali, il direttore ha chiarito che saranno indirizzati verso i soggetti di più piccole dimensioni e su contribuenti senza rischi di evasione tali da dover dare luogo a successive verifiche, accertamenti “mordi e fuggi, in grado magari di trovare conferme su congruità e reali strutture dei costi”.



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