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Il decreto sviluppo all'esame del cdm

E’ atteso in Consiglio dei ministri il decreto sviluppo, che nella versione attuale semplifica il fisco, la burocrazia a vantaggio di imprese e cittadini, le procedure per le opere pubbliche e rilancia il piano casa. In più, offre benefici fiscali alle imprese che investono in ricerca (un credito d’imposta nella misura del 90% della spesa aggiuntiva dell’investimento, fino al 2012) e creano nuova occupazione nel Mezzogiorno d’Italia (un credito d’imposta di 300 euro per ogni assunto a tempo indeterminato e per ciascun mese, fino al 2013). Le famiglie otterranno, a loro volta – purché posseggano un reddito Isee non superiore a 30mila euro e siano in regola con i pagamenti - vantaggi consistenti nella possibilità di rinegoziare le rate dei mutui casa (fino a 150mila euro e fino al 30 aprile 2012).

Altri interventi arricchiranno, nel mese di giugno, il decreto-legge.