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Ricordo di marco biagi: i consulenti del lavoro per un mercato piu' attivo

RICORDO DI MARCO BIAGI: I CONSULENTI DEL LAVORO PER UN MERCATO PIU' ATTIVO

Favorire l'accesso al lavoro, liberalizzare le regole e potenziare la flessibilità ed anche il reinserimento sono state le linee guida tenute da Marco Biagi nello svolgimento del suo lavoro ed oggi sono anche gli obiettivi che la categoria si prefigge.

Marco Biagi credeva in un rinnovamento culturale e nelle nuove generazioni, in un nuovo diritto delle risorse umane e nella valorizzazione della persona. Decisiva fu la riforma di quello che Marco Biagi giudicava il peggior mercato del lavoro d’Europa, in ragione dei bassi tassi di occupazione e della scarsa capacità di innovazione delle imprese, a fronte di una economia sommersa molto più che radicata in quanto capace di assorbire ben oltre il 20/25 per cento del PIL.

E’ noto a tutti il suo disegno riformatore delle condizioni di incontro tra domanda e offerta di lavoro, volto a incrementare drasticamente i tassi di occupazione regolare e, con essi, la dotazione di capitale umano del nostro Paese. Eliminando forme di concorrenza sleale, basate sull’utilizzo improprio delle collaborazioni coordinate e continuative e sul sempre più massiccio ricorso al lavoro nero, Marco

Biagi immaginava un mercato del lavoro non solo maturo, ma anche più giusto e inclusivo. Un mercato al tempo stesso più dinamico e competitivo perché funzionale alla produzione di nuova ricchezza e di maggiore benessere per tutti.

Il Professore era convinto che la maggiore flessibilità nei rapporti di lavoro portasse con se l’estensione dei diritti. Si trattava di riallineare le tutele, di adattarle alle nuove forme di lavoro atipico, di rendere sicuro e fluido l’intero mercato del lavoro. Voleva snellire il modello di relazioni sindacali, a decentrarlo, avvicinandolo ai luoghi della produzione e ai loro risultati. Il suo Libro Bianco non ha perso nulla della profonda carica innovativa e rimane la guida per il percorso di riforma del mercato del lavoro.

Dal suo lavoro nascono oggi la riforma del processo del lavoro (con conciliazione ed arbitrato che vedrà i Consulenti del lavoro parte attiva) ed il recente disegno di legge delega sugli scioperi nei servizi pubblici . Così come il suo pensiero e le sue aspirazioni si trovano nell’ accordo sulla riforma della contrattazione del 22 gennaio e nel modello di relazioni industriali contenuto nel Libro Verde del Ministro del lavoro Sacconi.