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Imposte sulle attivita` scudate in scadenza. atteso il rinvio dei pagamenti


Un comunicato stampa delle Entrate appena pubblicato informa del provvedimento agenziale 14 febbraio 2012, con oggetto le imposte sulle attività finanziarie scudate. In esso, le linee guida per effettuare i pagamenti.

Gli intermediari - banche italiane, società di intermediazione mobiliare (Sim), società di gestione del risparmio, società fiduciarie, agenti di cambio e Poste Italiane S.p.A., nonché stabili organizzazioni in Italia di banche e di imprese di investimento non residenti - trattengono dal conto del soggetto che ha effettuato l’emersione l’imposta di bollo speciale annuale sulle attività oggetto di emersione e l’imposta straordinaria sui prelievi delle stesse attività o ricevono la provvista direttamente da quel medesimo soggetto.

Il versamento va effettuato entro il 16 febbraio 2012, tanto con riguardo all’imposta di bollo annuale, con riferimento al periodo d’imposta 2011, quanto con riguardo all’imposta straordinaria sui prelievi, dovuta per il solo anno 2012. I relativi codici tributo sono stati istituiti con la risoluzione n. 14/E/2012 (9 febbraio).

Con il provvedimento direttoriale 14 febbraio 2012 viene, inoltre, stabilito che gli stessi intermediari segnalano all’Agenzia i soggetti nei cui confronti non è stato possibile applicare e versare le imposte. La segnalazione va effettuata nel modello 770 ordinario degli intermediari, a decorrere da quello relativo al periodo d’imposta 2012 (modello 770/2013).

Le attività finanziarie oggetto di emersione sono soggette, dal periodo d’imposta 2011, a un’imposta di bollo speciale annuale (Dl n. 201/2011, c.d. “Salva Italia” - articolo 19, comma 6), pari a:

- 10 per mille per il 2011;
- 13, 5 per mille per il 2012;
- 4 per mille per gli anni successivi.

L’imposta è calcolata con riferimento al valore delle attività ancora segretate al 31 dicembre dell’anno precedente.

Per il versamento relativo al periodo d’imposta 2011, il valore delle attività segretate è quello al 6 dicembre 2011. La data del 16 febbraio è dunque tenuta ferma dal Fisco, benché gli intermediari finanziari attendano la nota ufficiale del ministero dell'Economia con l'annuncio del rinvio dei termini, mancando la quale essi avrebbero un sol giorno per comprendere come pagare il dovuto all'erario.

Nulla è stato previsto in tal senso tra gli emendamenti al Decreto legge c.d. “milleproroghe”, attualmente all'esame dell'aula del Senato e su cui si voterà la fiducia per ottenere che il testo sia approvato in terza lettura alla Camera.


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