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Autorità, dal 2014 i n

Autorità, dal 2014 i nuovi prezzi minimi garantiti per il Ritiro dedicato
Con Delibera n. 618/2013/R/EFR del 19 dicembre 2013, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha definito i nuovi prezzi minimi garantiti per il 2014, nell’ambito della convenzione con il GSE conosciuta come “Ritiro dedicato”.

L’Autorità già dal 2012 aveva ridefinito struttura e valori dei prezzi minimi garantiti (che – lo ricordiamo - si applicano ai soli impianti FER fino a 1 MW), differenziandoli per fonte e, in casi specifici, anche per scaglioni progressivi di energia prodotta.

Tra le novità che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2014, segnaliamo:

• una riduzione dei prezzi minimi garantiti , più marcata per alcune fonti (soprattutto fotovoltaico) e meno per altre (idroelettrico e biomasse);

• l’applicazione dei prezzi minimi garantiti limitatamente ai primi 1, 5 milioni di kWh prodotti, anziché ai primi 2 milioni di kWh (con l’unica eccezione di biogas, biomasse e bioliquidi per i quali il limite rimane di 2 milioni di kWh anche per il 2014);

• l’applicazione dei prezzi minimi garantiti anche nel caso in cui l’energia elettrica immessa in rete “sia commercialmente destinata ad un trader ovvero sia commercializzata direttamente presso i mercati organizzati dell’energia elettrica”.

Vi è però un altro provvedimento (il decreto “ Destinazione Italia ” approvato dal Governo ma non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale), che interviene proprio sul regime del Ritiro dedicato stabilendo che “a decorrere dal 1° gennaio 2014, i prezzi minimi garantiti … sono pari, per ciascun impianto, al prezzo zonale orario nel caso in cui l’energia ritirata sia prodotta da impianti che accedono a incentivazioni a carico delle tariffe elettriche sull’energia prodotta”.

Dalla lettura combinata delle due disposizioni, parrebbe di capire che i nuovi prezzi minimi garantiti si applicheranno soltanto agli impianti a rinnovabili fino a 1 MW che non godono di incentivi . In questo modo, però, verrebbe assai ridimensionato l’obbiettivo stesso della Delibera dell’Autorità, che è quello di “ridurre l’impatto sulle bollette e, allo stesso tempo continuare a garantire a questi impianti 'verdi' di piccole dimensioni la sopravvivenza economica, attraverso una remunerazione minima legata a i reali costi di esercizio”.

Molto duro, al riguardo, il commento di assoRinnovabili : "Il DL Sviluppo del Governo [ Destinazione Italia, ndr ] e la Del. 618/2013/R/EFR dell’Autorità per l’Energia hanno cancellato il regime dei prezzi minimi garantiti per i piccoli impianti di potenza inferiore a 1 MW, con un impatto devastante sugli operatori. Dai primi calcoli, infatti, si stimano riduzioni dei ricavi in alcuni casi fino al 40% che metteranno in ginocchio quasi 60.000 impianti, privando lo Stato delle loro entrate fiscali e 'rottamando', di fatto, una parte importante del parco rinnovabili italiano. Del tutto trascurabili, infine, i vantaggi per i consumatori: le famiglie avrebbero una riduzione della bolletta annua dello 0, 17%, le piccole imprese dello 0, 26%".

Riferimenti

Delibera Autorità energia 19 dicembre 2013, n. 618/2013/R/EFR - Prezzi minimi garantiti per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 1 MW per i quali è consentito l'accesso al ritiro dedicato
in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)


Delibera Autorità energia 6 novembre 2007, n. 280/07 - Modalità e condizioni tecnico-economiche per il ritiro dedicato
in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)


Governo e AEEG tagliano fino al 40% i ricavi dei piccoli produttori rinnovabili. A rischio quasi 60.000 impianti in Italia
il comunicato stampa si assoRinnovabili
(Filippo Franchetto)