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Da senato ok a mozioni per sostegno settore rinnovabili

Palazzo Madama 'spinge' filiera italia; 28 maggio Regioni-Governo
Le Regioni si schierano con operatori e associazioni di categoria sui decreti per le rinnovabili, che cambiano il quadro degli incentivi (specie per il fotovoltaico). Da oggi anche il Senato, con l'approvazione di due mozioni, mette pressione al Governo affinché si giunga a una modifica nella direzione indicata dalle Regioni. I decreti che rimodulano gli incentivi sono all'esame della Conferenza unificata dal 9 maggio per un parere. Un nuovo incontro tecnico è previsto per il 21, e poi il nuovo appuntamento con il governo per il 28 maggio.

Da Palazzo Madama intanto, per i senatori del Pd Francesco Ferrante e Robero Della Seta, giunge "una forte spinta a sostegno del settore e all' impegno delle Regioni sul fronte del miglioramento dei decreti" perché così come sono "rischiano di minare la tenuta dell' intero comparto" non soltanto per il "problema dei fondi" ma anche per "l'eccessiva burocratizzazione". Per di più sono attesi dal governo anche i decreti per "l'incentivazione dell' energia termica e del biometano". Secondo il senatore dell' Italia dei Valori, Luigi Li Gotti, "il via libera del Senato alle mozioni sulle rinnovabili è un passo in avanti" per il raggiungimento degli obiettivi europei. Per Anna Rita Fioroni, senatrice del Pd, "in Italia manca ormai da tempo" una strategia energetica nazionale e "forse è proprio questo che il sistema di incentivazione non ha mai trovato una disciplina stabile". In sintesi, le mozioni approvate dall'Aula del Senato spingono il governo verso lo sviluppo di una filiera industriale soprattutto per innovazione ed equilibrio del sistema degli incentivi (ricordando i decreti per le fonti termiche), efficienza energetica, investimenti, occupazione, competitività, e reti intelligenti per la distribuzione.


L'ultimo passo, in ordine di tempo, fatto da associazioni e operatori per convincere il governo a cambiare i decreti è stato un appello lanciato nel corso degli 'Stati generali' delle rinnovabili. La preoccupazione del 'popolo' delle rinnovabili sui nuovi provvedimenti riguarda in particolare il Quinto conto energia (incentivi per il solare fotovoltaico). I margini di 'manovra' probabili, tra governo e regioni (associazioni e operatori), dovrebbero riguardare gli investimenti in corso che dovrebbero essere garantiti. Sul registro degli impianti oltre i 12 Kw invece, al momento, non sembra ci sia spazio per aprire un confronto. (ANSA).