Detrazioni 55%, un man

Introdotte nel 2007, le detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici hanno rappresentato una vera e propria àncora di salvezza per un comparto come quello edilizio , profondamente colpito dalla crisi. Lo provano le testimonianze degli imprenditori (vedi intervista nei Riferimenti) e i dati pubblicati dalle associazione di settore:

• 17 miliardi di euro di investimenti
• 50.000 nuovi posti di lavoro nelle imprese dei settori coinvolti
• oltre 8.600 GWh di energia risparmiati
• 1.400.000 famiglie coinvolte
• 33% del fatturato delle imprese produttrici di serramenti, intervenendo in anni di forte recessione economica, e svolgendo un’azione anticiclica in grado di contenere la forte flessione della domanda

Prorogate già nel 2010 (per il 2011) e nel 2011 (per il 2012), il Dl 22 giugno 2012, n. 83 convertito in Legge 134/2012 ha stabilito che gli interventi di efficienza energetica potranno continuare ad essere agevolati con la detrazioni del 55% fino al 30 giugno del 2013. Per molti un lasso di tempo troppo esiguo per sostenere il comparto edilizio che, quest'anno, è entrato nel sesto anno di recessione .

In occasione del convegno “Gli incentivi al rilancio dell’industria delle costruzioni: ristrutturazioni, riqualificazione energetica, quinto conto energia, rinnovabili non fotovoltaiche”, tenuto al MADE expo il 18 ottobre scorso, FederlegnoArredo, PVC Forum Italia e Uncsaal hanno presentato, perciò, un Manifesto per chiedere la proroga delle detrazioni al 31 dicembre 2020 . E non solo. Il manifesto, inviato al Presidente del Consiglio Mario Monti, al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, al Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e ai Senatori e Deputati del Parlamento, chiede anche:

• l ’introduzione della possibilità di modulazione degli anni di detrazione (consentendo al contribuente di scegliere fra 5 e 10 annualità sia per le ristrutturazioni sia per gli interventi di riqualificazione energetica);

• l’ estensione degli incentivi anche ai beni immobili non strumentali (garantendo, in questo modo, la riqualificazione energetica di una parte rilevante del patrimonio immobiliare italiano).

Al Manifesto hanno aderito anche i parlamentari Ermete Realacci, Stefano Saglia e Francesco Ferrante ed è stato sottoscritto da molte imprese e professionisti. FederlegnoArredo, PVC Forum Italia e Uncsaal proporranno la sottoscrizione anche a Confindustria e a tutte le Associazioni del settore delle costruzioni.