Sei in: Altro

Dal 2018 in europa pal

Dal 2018 in Europa palazzi a energia zero

Entro la fine del 2020, ma gia' dalla fine del 2018 per quelli pubblici o ad uso pubblico, ogni nuova costruzione in Europa dovra' essere a 'energia quasi zero', e un processo di trasformazione molto simile dovra' comunque essere avviato anche per il patrimonio edilizio esistente. E' quanto emerge da Nextbuilding, il nuovo riferimento per l'edilizia e l'architettura sostenibile, in scena a Innovation Cloud, il salone delle energie rinnovabili, a FieraMilano fino a domani.

I palazzi a energia quasi zero, secondo le direttive europee, sono edifici ad alte prestazioni, ma con una bassissimo fabbisogno energetico coperto in parte o completamente con le fonti rinnovabili. Per capire la portata della rivoluzione che e' in atto, basti pensare che gli edifici sono responsabili di circa il 40% del totale dei consumi energetici in Europa e che durante il convegno Nextbuilding sono stati premiati alcuni lavori di progettazione avanzata che, grazie alle innovazioni introdotte, consentono un risparmio medio del 51%.

''Oltre al beneficio economico dato dal risparmio sulle bollette per i proprietari degli immobili - ha detto Lorenzo Pagliano del Politecnico di Milano, coordinatore di Nextbuilding -, investire in questa nuova edilizia portera' vantaggi per l'economia nazionale, sotto forma di minori importazioni d'energia e di un aumento dell'occupazione nel settore''.

Ancora nessun premio, pero', per gli architetti italiani: ai GreenBuilding Award, il concorso del Joint Research Centre della Commissione Europea, sono stati premiati solo progetti provenienti da Austria, Germania, Svezia, Olanda, Polonia e Danimarca. I vincitori, scelti tra 112 proposte, hanno presentato le case del nostro futuro, disegnando costruzioni nuove o riqualificazioni di edifici gia' esistenti, che vanno da poche centinaia a oltre 27mila mq.