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Rinnovabili: clini, al lavoro su protezione suolo e incentivi

'Introdotte regole nuove e severe, problemi in parte risolti'

ROMA, 8 LUG - ''Stiamo affrontando il conflitto tra produzione di energia e protezione del paesaggio e sugli incentivi, due problemi che in parte abbiamo risolto''. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini nel corso di 'Speciale Tg1 L'Inchiesta', in onda questa sera su Raiuno alle 23, 30, di cui e' stato anticipato il testo.

''Il conflitto tra la produzione di energia e la protezione del paesaggio - ha spiegato Clini - e' un valore economico per il nostro Paese. Per quanto riguarda l'eolico e l'utilizzazione di grandi suoli agricoli per la produzione di fotovoltaico, noi abbiamo introdotto delle regole nuove e severe, che puntano sostanzialmente a restituire un equilibro tra l'utilizzazione dei suoli per la generazione di elettricita' da fonti rinnovabili e la protezione del paesaggio stesso. Dall'altro lato, nei primi tre anni di applicazione il valore molto elevato degli incentivi per le fonti rinnovabili nel nostro Paese ha generato sicuramente una speculazione finanziaria che ha determinato dei vantaggi economici molto importanti, ma a partire dal 2011 questa situazione e' stata equilibrata. Oggi il valore e' molto ridotto, e' vicino al prezzo reale del costo di investimento, e gli incentivi stanno diminuendo''.

Il ministro dell'Ambiente ha anche ricordato che gli incentivi muovono una filiera produttiva: ''dal 2009 al 2011 in Italia ci sono stati 120 mila nuovi addetti soltanto nel settore delle rinnovabili. L'Italia ha speso una barca di soldi pubblici, e continua a spenderli, per sostenere attivita' industriali inquinanti che oggi hanno difficolta' a essere competitive a livello internazionale. Gli incentivi servono a rafforzare la produzione nazionale in un settore che e' uno dei piu' importanti a livello globale per lo sviluppo delle tecnologie''.(ANSA).