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La difficile situazion

La difficile situazione dei Certificati Bianchi, quali soluzioni? Mercato corto e incertezza normativa, questi i principali problemi del meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica. Le proposte dei soggetti obbligati per la revisione del meccanismo post 2012. Il mercato corto Nel corso degli ultimi sei mesi i Titoli di Efficienza Energetica (più noti col nome di Certificati Bianchi) hanno fatto registrare prezzi quasi sempre al di sopra dei 100 €. Le recenti modifiche alle regole del meccanismo, che l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha introdotto a dicembre del 2011 con la delibera EEN 9/11 (coefficiente di durabilità in primis), hanno avuto certo il merito di favorire un aumento di liquidità che ha permesso il raggiungimento della soglia minima del 60% per l’anno d’obbligo 2011, ma non sono state sufficienti a far aumentare l'offerta al punto di consentire ai soggetti obbligati di adempiere in toto all'obbligo. Nel rapporto di monitoraggio sul mercato dei TEE relativo al primo semestre 2012, il Gestore del Mercato Elettrico ha, infatti, evidenziato come "il numero di TEE emessi dall’inizio del meccanismo era pari, a fine giugno 2012, a circa 14, 79 milioni di TEE, a fronte di un quantitativo di TEE cumulato necessario ai soggetti obbligati per gli adempimenti, compreso quello del 2011 in scadenza a maggio 2012, pari a 16, 11 milioni di TEE". "Mancano 1, 32 milioni di titoli. Gli operatori non sono riusciti a reperirli sul mercato per le scadenze di maggio e "dovranno coprire tale differenza nel corso del prossimo periodo che va da luglio 2012 a maggio 2013 (25% circa dell’obiettivo 2011), oltre a doversi approvvigionare di almeno 3, 6 milioni di TEE (60% dei 6 milioni di TEE relativi all’obbligo 2012, in scadenza nel maggio 2013)". L'incertezza normativa Sulla scarsità di offerta sicuramente pesa anche l'incertezza relativa al periodo successivo al 2012. Nonostante, infatti, i Certificati Bianchi abbiano finora mostrato di essere "uno strumento flessibile, economicamente efficiente e in grado di dare un contributo significativo allo sviluppo economico del Paese e al conseguimento degli obiettivi 20-20-20", comincia ora a mostrare evidenti segnali di affanno dovuti alla mancanza di un quadro normativo lungimirante. La mancata fissazione di obiettivi nazionali per gli anni successivi al 2012 e l’assenza di target di medio periodo "implicano - come ebbe già a dire l'Autorità nel suo rapporto annuale 2011 - un’estrema incertezza sul valore economico che i TEE potranno assumere in futuro e rende, dunque, meno appetibili investimenti in nuovi interventi per i quali l’emissione di titoli avrebbe luogo ex lege per 5, 8 o 10 anni". Le proposte di Anigas, Federutility e Enel Distribuzione Anigas, FederUtility e Enel Distribuzione, che rappresentano la quasi totalità dei soggetti obbligati operanti nel mercato dei Certificati Bianchi, da alcuni anni hanno costituito una Task Force volta ad analizzare le criticità del meccanismo dei titoli di efficienza energetica ed individuare proposte di revisione per un suo corretto funzionamento. Agi Energia ha chiesto la loro posizione in merito all'attuale situazione in cui versa il meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica. Queste le loro proposte di riforma del meccanismo stesso, per "assicurare agli operatori un quadro di certezza e di stabilità tale da consentire una ripresa degli investimenti e innescare un percorso virtuoso e sostenibile, capace di coniugare gli obblighi europei con la crescita industriale": • una maggiore flessibilità nell’adempimento degli obblighi, nello specifico estendendo il periodo di annullamento dei TEE a tre anni, eliminando il vincolo per il primo anno del raggiungimento di almeno il 60% dell’obiettivo, in modo che il mercato abbia da solo una migliore capacità di tutelarsi e reagire a situazioni temporanee di disequilibrio tra domanda e offerta; • una revisione dei criteri per la determinazione del contributo tariffario per tener conto, oltre che dell’evoluzione del prezzo dell’energia, anche del prezzo medio delle transazioni dei TEE e del costo di investimento degli interventi. Inoltre, potrebbe essere previsto un sistema di cap and floor proporzionato al contributo tariffario riconosciuto ai distributori; • la semplificazione delle procedure di contabilizzazione dei TEE e la minimizzazione degli adempimenti amministrativi nell’ottica di un’estensione dei soggetti che effettuano interventi; in questo senso, il superamento del principio di addizionalità così come applicato finora appare essenziale al fine una maggiore certezza per gli operatori e una più corretta contabilizzazione dei risparmi conseguiti dal sistema-Paese. • la definizione tempestiva degli obblighi almeno fino al 2020, in coerenza con gli obiettivi in capo all’Italia e con le disposizioni della Direttiva sull’efficienza energetica e tenendo conto dei diversi strumenti utilizzati, alcuni dei quali non cumulabili con il sistema dei TEE (FER termiche ed elettriche), assegnando ai distributori obiettivi proporzionati alla loro reale capacità di effettuare interventi; a questo proposito bisognerebbe puntare sul potenziale presente nell’ammodernamento delle reti energetiche ed idriche; • limitare – in caso di mercato corto – eventuali comportamenti speculativi da parte di operatori del mercato dei TEE, prevedendo una scadenza nell’ordine dei 2/3 anni per i Titoli in possesso dei soggetti non obbligati; • una governance adeguata all’importanza strategica del settore, laddove una definizione più chiara del perimetro dei diversi strumenti di incentivazione e delle competenze consentirebbe un migliore coordinamento e una risposta più tempestiva nei momenti di criticità".

Riferimenti

I Certificati bianchi, cosa sono e come si ottengono in Nextville (Norme e Interpretazioni)

Certificati Bianchi, la domanda è sempre alta dall'Archivio News di Nextville

Rapporto Autorità energia 23 marzo 2011 Quinto Rapporto annuale sul meccanismo dei titoli di efficienza energetica in Nextville (Norme e Interpretazioni)

Il rapporto di monitoraggio del mercato dei Titoli di Efficienza Energetica , primo semestre 2012

(Maria Antonietta Giffoni)