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Ritratti


Affermare che i fotogiornalisti non sono in grado di realizzare ritratti è la più grande stupidata che io abbia mai sentito. Non ho mai amato nè tantomeno proposto quelle fotografie dove gli sposi sono ridotti a pupazzi collocati su altalene e su balle di fieno e recitano parti ridicole, come fingere di spingere biciclette o lanciare in aria giacche e bouquet mentre camminano mano nella mano. Il ritratto, secondo noi di Ray Clever, deve innanzi tutto scaturire dall’ispirazione che sorge nel fotografo interpretando il soggetto da ritrarre. L’inquadratura dovrà essere impeccabile e possedere una forza straordinaria. Il soggetto da ritrarre deve quindi essere sapientemente guidato dal fotografo, che ha il compito di scegliere la fonte di luce adatta a metterne in risalto le forme principali e il dovere di metterlo a proprio agio, esaltandone così le peculiarità, sia estetiche che caratteriali.


Il fotogiornalismo garantisce ritratti pulsanti di vita e intrisi di realismo. Durante il concerto abbiamo realizzato decine di ritratti al violinista Uto Ughi ma abbiamo deciso di proporvi questa foto. Osservate attentamente l’espressione del volto del violinista e la posizione delle dita delle mani. Valutate il punto in cui lo abbiamo collocato nell’inquadratura e le linee dello sfondo. E’ senz’altro un’immagine forte e significativa che pare mostrare il bisogno di Ughi di muoversi e scatenarsi: è l’esatta sensazione che abbiamo provato ascoltando i virtuosismi del maestro durante l’esecuzione del Capriccio N°9 di Paganini.


Fabio Concato è un artista eccellente. Figlio d’arte, persona brillante, chitarrista e compositore di canzoni splendide, è stato anche cabarrettista, scrivendo testi e canzoni e esibendosi all’esordio al glorioso locale Derby di Milano. Abbiamo passato una giornata in studio con lui realizzando ritratti che ancora oggi lo rappresentano sul sito ufficiale e nelle locandine dei suoi spettacoli in giro per il mondo. Il suo libro ‘Fabio Concato’ porta in copertina un suo ritratto realizzato da noi di Ray Clever durante questa sessione fotografica. Ciò che mi ha colpito di Fabio è stato il suo animo buono, cordiale, la sua versatilità e la capacità di scherzare. Il ritratto che vi proponiamo parla un uomo fuori dagli schemi, intelligente e molto, molto ironico.


Ornella Vanoni ritratta in perfetta disinvoltura nella sua casa milanese mentre riguarda alcune fotografie personali. Lo scopo era quello di scattare per ottenere immagini da utilizzare per la pubblicazione imminente del suo disco ‘Una bellissima ragazza’. Ornella è un’artista completa e geniale, come testimonia la sua carriera decennale. E’ stata importante e formativa per noi questa giornata passata con lei. In ricordo abbiamo immagini sincere di una donna speciale, molto buona, amante degli animali e della vita, amichevole. Quella che vedete è una fotografia alla quale sono molto affezionato.


Paolo Fresu. Trombettista Jazz, la sua fama lo precede. Lo abbiamo ritratto in un momento di pausa durante l’esecuzione di un brano in sala di registrazione. Molto espressiva la posa di Fresu, in perfetta simbiosi con la sua tromba anche a riposo, che regge con la tipica disinvoltura di chi è padrone del proprio strumento musicale. Gli infissi della finestra della cabina di registrazione e, in basso, il leggio per lo spartito musicale, incorniciano il trombettista, mentre il microfono funge da elemento che mette in comunicazione il soggetto con chi osserva la fotografia.


Lo so che ve lo state domandando, ma anche questo è un ritratto, e anche con le caratteristiche migliori. Un ritratto a una giovane leonessa che si è esibita al Festival del Circo di Montecarlo e ha recitato a dovere la sua parte di felino aggressivo davanti al suo domatore. Espressione del volto perfetta e luce sublime! Ottima inquadratura con due linee verticali e una orizzontale che incrocia la zampa di questo magnifico gattone dando dinamicità alla fotografia.


Ritratto in perfetto stile fotogiornalistico. L’ultima foto prima di avviarci verso la location per proseguire la festa. Passo di fianco all’auto degli sposi e mi accorgo che la sposa è seduta: compongo l’inquadratura e lei mi regala un bacio e due splendidi occhi. Una postproduzione in bianco e nero ben contrastata ha completato l’opera. Ottima intuizione, e molto bella anche Alessandra!


'Foto in posa’, è un’etichetta dozzinale usata da chi non ha neppure minimamente le conoscenze di base dell’arte figurativa. Per noi sono ritratti. Quello della foto è un ritratto a figura intera, un controluce che attribuisce la giusta importanza alla luce del tardo pomeriggio bellagino, sul ramo occidentale del Lago di Como. L’immagine si sviluppa su tre diversi piani focali e l’inquadratura è impreziosita dalla posizione degli sposi sul vertice della diagonale sostenuta dalla catena montuosa più lontana.


Il ritratto nella fotografia di moda dovrebbe essere, in teoria, più facile da eseguire, per il contesto quasi sempre privo di elementi di disturbo e le luci sempre ben posizionate e bilanciate da tecnici professionisti. Sulla scena quindi, la difficoltà è interpretare il soggetto: in questo caso abbiamo deciso di concentrare l’inquadratura sul volto della modella, attratti dal suo sguardo enigmatico, profondo, al confine con l’hard-boiled’.


Stefano Conia, figlio di Stefano Conia, a sua volta figlio di Stefano Conia. Tre generazioni di liutai ungheresi trasferitisi a Cremona, padroni di una bottega affascinante e di un’arte magnifica, svolta quasi completamente a mano. Abbiamo realizzato una ricerca fotografica sulla liuteria cremonese durata due anni, che porta il nome di ‘Maestri silenziosi’, durante la quale abbiamo documentato la costruzione di un violino partendo dal legno grezzo di abete della val di Fiemme, fino all’accordatura dello strumento pronto da consegnare al musicista. La sagoma di una viola da gamba sullo sfondo bilancia perfettamente l’inquadratura. Il ritratto di Stefano Conia ‘il giovane’, con il suo volto energico e rassicurante, sigilla questo nostro attraente racconto.