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Ripristino copertura

In un intervento di ristrutturazione, l‘elemento funzionale più delicato su cui si deve intervenire è il tetto, in quanto è al di sotto di esso che avvengono tutte le attività produttive con macchinari ed impianti anche molto costosi e lo stoccaggio dei prodotti.
Quindi come facilmente si può intuire, la presenza di infiltrazioni di acqua rappresenta un serio pericolo di danneggiamento sia per le attrezzature che per le merci. Rimandando ad altre pubblicazioni per le doverose analisi e valutazioni sulle condizioni delle strutture portanti, ci dedichiamo invece ad esaminare le problematiche del rivestimento.
Data l‘età degli edifici da ristrutturare, quasi sempre si constata che la copertura è stata realizzata impiegando lastre di fibrocemento (prodotto largamente usato in passato per il suo basso costo) ed un attento esame delle sue condizioni permette di stabilire la soluzione tecnica più idonea ed economicamente conveniente da adottare.

In particolare occorre rilevare:
  • se esistono (ed in che quantità) rotture sulla superficie del tetto
  • se le lastre sono ormai consumate dall‘azione degli agenti atmosferici e quindi sono assottigliate nello spessore
  • se vi è la presenza di efflorescenze o muffe che compromettono la resistenza delle lastre stesse
  • si possono avere due diverse situazioni:
  • le rilevazioni effettuate portano a considerare la copertura irrecuperabile, allora la si demolisce totalmente e se ne installa una nuova
  • se invece, nonostante la copertura non assolva alla funzione di impermeabilizzazione, si trova in discrete condizioni si può lasciarla in loco utilizzandola come elemento di supporto del nuovo strato isolante permettendo così un sensibile risparmio sul costo globale del tetto
Analizziamo ora nel dettaglio i due tipi di intervento sopra riportati:

Rifacimento ex novo della copertura
Valutando nel dettaglio gli elementi componenti una copertura sandwich, essi sono:

Lastra interna : a contatto cioè della orditura di struttura.

Listello distanziatore : che può essere realizzato sia in metallo che in legno trattato con resina antimuffa anch‘esso fissato mediante apposite viti passanti alla struttura sottostante, la cui funzione è quella di sopportare la lastra esterna di impermeabilizzazione oltre che di creare lo spazio per l‘inserimento dell‘isolante.

Barriera al vapore : costituita da un foglio di polietilene di opportuno spessore disteso sulla lastra sottostante. Costituisce uno strato continuo con la funzione di non permettere la migrazione di vapore acqueo verso l‘isolante.

Materassino isolante : in fibra minerale di idoneo spessore e densità calcolato per ottenere il coefficiente di isolamento richiesto.

Lastra esterna : costituente lo strato con funzione impermeabile; fissata ai sottostanti listelli tramite idonei gruppi di fissaggio, composti da viti, cappellotti, giunto stagno.

Ricopertura del manto esistente
Gli elementi impiegati per effettuare questa operazione sono i medesimi descritti al punto precedente, fatta eccezione per la parte interna, in quanto al suo posto verrà riutilizzata la lastra esistente sulla quale verranno posati con le stesse modalità gli elementi precedentemente descritti.