Sei in: Altro

Sindrome cervicale

Sindrome Cervico Gastrica

E’ un titolo fittizio perche in realta’ non esiste una vera sindrome cosi’ come enunciata , ma vuole richiamare l’attenzione su quella moltitudine di casi che presentano la concomitanza di manifestazioni a carico del rachide cervicale collo e spalle e disturbi all’apparato gastro intestinale.

15 milioni di italiani soffrono di disturbi gastrici e maggiore e’ la percentuale che interessa la sofferenza cervicale o meglio il 70% dei soggetti sofferenti di cervicale accusa in concomitanza disturbi gastrici.

Quale filo conduttore avvicina questi due apparati nel diventare espressione comune di un disagio?

Esistono fattori posturali

Fattori a partenza neurovegetativa

Fattori che richiamano l’anatomia

Fattori professionali

Fattori culturali ( abitudini , alimentazione ecc)

Cio’ che li accomuna nel loro manifestarsi puo’ riferirsi ad una causa che interferisce su entrambi i siti come per esempio nell’ansia oppure ad una causa che tramite un carico cervicale stimola il nervo vago il quale genera di riflesso un coinvolgimento della mucosa gastrica quindi indiretta, oppure essere semplice conseguenza delle terapie antalgiche antiflogistiche .

Quello che e’ da mettere in rilievo e’ che per una loro migliore risoluzione necessita un intervento terapeutico che coinvolga entrambi i distretti..

Quali fattori posturali possono maggiormente influenzare l’equilibrio cervicale?

Partiamo col prendere in considerazione un aspetto fisiologico , ma che in parte gia’ spiega il perche’ questa porzione del nostro corpo sia soggetta ad un tale sovraccarico.

Il nostro corpo presenta una condizione di equilibrio posturale nonostante sia potenzialmente fortemente squilibrato in avanti. La struttura ossea portante del corpo , la colonna, e’ condizionata da una sproporzionata distribuzione dei pesi in quanto tutti gli organi addominali e toracici sono siti davanti ad essa, la testa con il suo contenuto e’ posizionata nella parte piu’ alta del corpo ed anche questa tendente all’avanti, gli arti superiori sono nel loro uso sempre proiettati anteriormente, quindi gli unici elementi che si contrappongono a questo scompenso in avanti sono le curve della colonna , i muscoli paravertebrali , il muscolo trapezio e la lunghezza del piede.

Il trapezio e’ il muscolo che maggiormente viene coinvolto in questa ricerca di compenso essendo questo deputato a mantenere in asse la testa e le spalle. Quindi comprendiamo come gia da quanto evidenziato che esiste uno stato persistente di contrazione diciamo fisiologicamente latente.

Questo e’ il punto di partenza su cui poi subentrano tutte quelle condizioni aggravanti dettate da stati ansioso depressivi, da disturbi e patologie della colonna , alterazione delle fisiologiche curvature, patologie discali.

Possono a volte essere presenti veri problemi di carattere artrosico
L’artrosi è una malattia che comporta una sofferenza di tipo degenerativo – che quindi peggiora con il trascorrere degli anni e con l’avanzare dell’età . Le cartilagini che ricoprono le articolazioni si logorano, i legamenti e le capsule che ricoprono le giunture ( spalle, polsi, gomiti, anche, ginocchia e caviglie ) si ispessiscono e si induriscono.

quando questa interessa il tratto cervicale quali sono i sintomi che piu’ frequentemente si presentano?

L'artrosi cervicale spesso inizialmente è asintomatica, ma se ci si sottopone ad un'attenta analisi posturale si può rilevare rigidità muscolare locale, limitazioni funzionali o alterazioni posturali. I sintomi dolorosi più frequenti si manifestano dopo il risveglio e tendono a regredire nel corso della giornata per poi riacutizzarsi nelle ore che precedono il riposo; con il progredire della malattia tendono ad acuirsi, provocando sofferenza ininterrotta e riduzione delle capacità motorie. La tipologia dolorosa, oltre che essere caratterizzata da un dolore sordo, lancinante e costante a livello del collo della nuca e delle spalle, può presentare anche sintomi neurologici come radicoliti, nevriti, dunque compressioni dei tronchi nervosi che escono dal midollo spinale. A tal proposito, se vi è la compromissione della funzionalità del nervo vago, questa può esplicarsi in una sintomatologia che interessa i principali organi, spesso non riconducibili alla patologia degenerativa cervicale. Ecco un esempio dei principali disturbi: Rigidità e dolore al collo: la muscolatura ormai retratta impedisce la fisiologica mobilità e a sua volta il dolore produce posizioni antalgiche, che tendono ad irrigidire ancora di più il collo, riducendo il range di movimento. Mal di testa: può presentarsi nella regione orbitale o alla base della nuca, solitamente aumenta con il movimento della testa. Nausea: è il disturbo più ricorrente dopo il dolore locale ed è accompagnato da pesantezza alla nuca; peggiora in posizione supina. Dolore agli arti superiori: i dolori sono irritanti, brucianti, spesso improvvisi, e possono accompagnarsi a parestesie, formicolii e/o diminuzione della forza. Disturbi alla deglutizione: si manifesta come difficoltà a deglutire ma anche a respirare. Tachicardia: un deficit di funzionalità del vago, che innerva il cuore, può provocare aumento della frequenza cardiaca. Disturbi all'apparato digestivo: acidità di stomaco, bruciori, possono dipendere dall'eccessiva produzione di acido gastrico, come del resto crampi a livello del cardias e del piloro. Problemi alla vista: si possono manifestare con abbassamenti della capacità visiva, scotomi, bruciori, etc, dovuti alla compressione dei vasi sanguigni, che attraversando le vertebre cervicali raggiungono il cervello. Problemi all'udito: abbassamento dell'udito, acufeni, sensazione di compressione auricolare.
Diventa opportuno a questo punto fare un breve richiamo alle funzioni del nervo vago.


Il nervo vago è il decimo, il più lungo, il più ramificato dei nervi cranici è il principale componente della sezione parasimpatica del sistema nervoso autonomo. Il vago esce dal midollo allungato, attraversa il collo e il torace, raggiunge l’addome e invia rami alla maggior parte degli organi del corpo umano ( la laringe e la faringe, la trachea, i polmoni, il cuore e buona parte dell’apparato digerente).

Il nervo vago esercita la sua azione liberando una sostanza particolare chiamata acetilcolina che determina il restringimento dei bronchi e il rallentamento della frequenza cardiaca. Inoltre stimola la produzione dell’acido gastrico, l’attività della colecisti e la peristalsi, cioè i movimenti compiuti dallo stomaco e dall’intestino durante la digestione.

Quando la funzionalità del nervo vago viene in qualche modo compromessa dalla presenza di un processo degenerativo articolare, come per esempio l’artrosi cervicale, può determinarsi una serie di sintomi che coinvolgono tutti i principali organi del corpo e che sembrano avere poco a che fare con una malattia delle articolazioni quale l’artrosi.
Ecco i sintomi imputabili al nervo vago
Nausea.
E’ un disturbo tipico connesso alla degenerazione artrosica della cervicale che colpisce spesso al mattino, appena svegli, e sembra più frequente durante i cambi di stagione, quando i disturbi come l’artrosi si fanno più frequenti e incalzanti. Non è connesso all’assunzione di cibo, anzi, in questi casi l’appetito non viene compromesso. Si associa spesso a salivazione abbondante ( il vago stimola la produzione di saliva ) e a un senso di oppressione alla nuca e alle orbite intorno agli occhi ( perioculari ).
Acidita’ di stomaco.
Bruciori di stomaco e rigurgiti acidi sono spesso associati alla nausea e dipendono dall’aumento della produzione di acido gastrico da parte del vago.
Rossori in viso.
Sono quasi sempre connessi alla sensazione di nausea e vengono originati dalla stimolazione del nervo vago causata da una compressione delle vertebre e delle articolazioni a livello cervicale.
Crampi.
I crampi del cardias ( la cosiddetta bocca dello stomaco ) e del piloro ( l’apertura che mette in comunicazione lo stomaco con l’intestino tenue ) sono da ricollegarsi all’aumentata attività del vago e anche della sua compromissione a livello cervicale.
Tachicardia.
Il vago innerva il cuore e, se stimolato eccessivamente, può dar luogo a un aumento dei battiti che si traducono in una frequenza cardiaca superiore ai cento battiti al minuto.
Disturbi della deglutizione.
Il fastidioso senso di "gola chiusa" deriva sempre dall’infiammazione del vago che innerva organi come la faringe e la trachea. Questo disturbo, insieme ai ronzii auricolari, alle vertigini e ai dolori alla nuca, è indice della cosiddetta sindrome di Neri, Barrè e Lioeu ( dal nome dei tre medici che per primi la identificarono ) tipica nell’artrosi cervicale.
Dolore e rigidita’ al collo.
Il collo è la prima zona interessata dal processo degenerativo delle vertebre cervicali. Il dolore spesso impedisce una corretta mobilità della testa e rende rigide e contratte le articolazioni.
Mal di testa.
In realtà si tratta di dolore alle orbite perioculari e alla sommità del capo, ma viene più comunemente definito come "mal di testa", tipico dell’artrosi cervicale. Va e viene, spesso scompare mangiando, ma può peggiorare per un qualsiasi movimento brusco del capo, e si concentra intorno agli occhi e nella parte più alta della testa.
Disturbi alle braccia e alle spalle.
Sono dolori irradiati, brucianti o che colpiscono la parte come trafitture. Qualche volta si localizzano anche sotto l’ascella e raggiungono le mani ( si parla allora di cervico brachialgie ), determinando anche debolezza nello stringere la mano.
Problemi alla vista.
Lo sdoppiamento della vista e gli scotomi (lucciole, scintille o oscuramento parziale del campo visivo ) sono fenomeni causati dalla compressione dei vasi sanguigni che, attraverso le vertebre cervicali, raggiungono il cervello.
Formicolii e intorpidimento.
Anche questi disturbi sono collegati alla compressione di nervi della zona cervicale. Si fanno più frequenti soprattutto di notte o quando si sta fermi a lungo e tendono a scomparire con il movimento e praticando attività fisica.
Vertigini e giramenti di testa.
Compaiono spesso quando si fa un movimento brusco o ci si china e poi ci si rialza all’improvviso e sono sempre provocati dalla compressione di nervi e vasi sanguigni a livello cervicale.
Rigidita’ mattutina.
Per sua natura l’artrosi si manifesta con un senso di rigidità e di contrattura delle articolazioni, soprattutto al mattino. I disturbi tendono però a regredire spontaneamente con il movimento e la posizione eretta.

Il disturbo della cervicale colpisce quasi tutte le persone oltre i 50 anni.

In anatomia, il nervo vago detto anche pneumogastrio, è il X dei nervi encefalici e il più lungo di tutti. È un nervo misto, ossia ha fibre viscerali e sensitive. Esce dal cranio per il forame giugulare, fa parte del fascio vascolo-nervoso del collo insieme all'arteria carotide interna e alla vena giugulare, penetra nel torace dove, dopo breve percorso, lascia i grandi vasi e si anastomizza sull'esofago con il nervo controlaterale; qui i due nervi costituiscono un plesso che segue poi l'esofago, penetra nell'addome e dà origine a plessi terminali. Durante il suo percorso il nervo vago si dirama dando origine ai rami cervicali, destinati alla laringe e ad altri organi del collo; toracici, per polmoni, trachea, bronchi, esofago e cuore; addominali, per le vie biliari, duodeno e pancreas. Il nervo vago è di fondamentale importanza per gli organi essenziali alla vita, come il cuore, i polmoni e i visceri intestinali.

Il nervo vago e’ forse il filo conduttore piu’diretto nel determinismo di manifestazioni dolorose cervicali e concomitanti manifestazioni gastriche

Lo stomaco cosi’ come altri organi cavi sono organi bersaglio dei nostri stati emotivi dell’ansia, di stati depressivi di tutto cio’ che interessa la nostra sfera psichica cosi’ come somaticamente le spalle il collo la porzione cervicale e’ pure in primo piano coinvolta .

Quale rapporto ha lo stomaco con aspetti comportamentali? - Ciò che più è evidente nei soggetti con gastrite è un'aggressività che difficilmente riescono a gestire: sono infatti molto sospettosi e talora arrivano anche ad avere veri e propri complessi di persecuzione. E' possibile che ogni tanto la rabbia trattenuta si tramuti in esplosioni di collera (di solito evitate in quanto temute). Il "digerire" torti, offese e l'ingoiare "bocconi amari" è sicuramente una delle cose più difficili per questi soggetti che tendono "a legarsi al dito" ogni contrarietà ( ci ricorda un po la tipologia Natrum Muriaticum).

In tutti questi disagi l’emozione che la fa da padrona è l’aggressività : essa infatti scaturisce proprio dal fatto che, essendo costretti a ingoiare bocconi amari, alla lunga ci carichiamo di rabbia verso quelle situazioni che siamo costretti a buttare giù a forza, o che non sappiamo controllare o dalle quali non siamo in grado di liberarci.

Quindi il disturbo puo’ iniziare alla cervicale e tramite il vago espandersi allo stomaco cosi’ come invece puo’ partire dallo stomaco ed interferire poi indirettamente mediante atteggiamenti posturali di chiusura e abbattimento o di sovraccarico sulla parte alta della colonna con conseguente interessamento cervicale possibile stimolazione del vago e chiusura del cerchio.

Si comprende quindi come esistano vari momenti di intersezione tra i disturbi legati alla cervicale e disturbi dello stomaco.

Nella MTC esiste un meridiano che mostra varie analogie con le funzioni inerenti il nervo vago e quindi anche con le sue disfunzioni.

Tale meridiano e’ il Triplice riscaldatore.

Il meridiano del Triplice Riscaldatore.

ha direzione di flusso centripeta: il suo percorso ha inizio nella parte dorsale del dito anulare, prosegue poi nella parte dorsale dei braccio e avambraccio, nella parte laterale del collo, sul viso in prossimità dell'orecchio, per finire nella parte esterna delle sopracciglia.

  • La sua funzione non è legata a un determinato organo fisico, è infatti deputato a controllare la circolazione periferica (capillare) e il flusso linfatico; per questo motivo è in rapporto con la pelle, le membrane mucose e sierose che ricevono il loro nutrimento dai capillari e dai dotti linfatici.
  • Il Triplice Riscaldatore è in rapporto con l'attività metabolica e la produzione di calore, inoltre regola la distribuzione reale dei nutrienti alle estremità mediante il suo controllo sulla circolazione periferica.
  • La disfunzione del Triplice Riscaldatore è causata da una ridotta autostima, portando all'incapacità di aprirsi e di avere rapporti con gli altri, assumendo un atteggiamento difensivo, una capacità di adattamento ridotta, un'eccessiva precauzione: per questo la persona si manifesta rigida e tesa, e non ha sufficienti opportunità per liberarsi dalle tensioni.

Dal punto di vista mentale la persona è eccessivamente ansiosa, si preoccupa del suo rapporto con gli altri per banalità.

Fisicamente la sua disfunzione si manifesta come tensione negli avambracci, i pugni costantemente chiusi.

Quali sono i sintomi legati all’interessamento del triplice riscaldatore?

  • dolore alla testa,
  • rumore nelle orecchie,
  • vertigini,
  • tensione oculare,
  • calore nella testa,
  • eccessivo disagio al cambiamento di umidità e della temperatura,
  • sensazione di oppressione al petto,
  • tensione ai muscoli addominali,
  • estrema sensibilità al solletico,
  • infiammazione al peritoneo che produce dolore e crampi addominali,
  • tensione al collo con errato allineamento delle vertebre cervicali.

Come si puo’ notare tanti di questi sintomi sono comuni a quelli presentati nei disturbi in cui e’ coinvolto il nervo vago cosi’ come in quelli conseguenti ad un interessamento cervicale ed anche a quelli inerenti l’ernia jatale.

Rimedi omeopatici utili nel trattamento dei disturbi da nervo vago

Ipecacuanha è un rimedio omeopatico ricavato per le sue proprietà dalla radice di ipecacuana, indicato in caso di nausea, vomito e affezioni dell'apparato respiratorio. L'Ipecacuanha è una pianta officinale originaria dell'India che cresce anche nelle foreste tropicali del Sudamerica. Il suo sapore amaro è il suo odore pungente provocano il vomito; per questo motivo, secondo il principio del curare il simile con il simile, esso costituisce il rimedio più indicato per problemi di nausea e vomito, accompagnati da emicranie.

Ipecacuana

L'Ipecacuanha, inoltre, rilassa i nervi ed è d'aiuto contro tutti i tipi di disturbi delle membrane mucose dell'apparato respiratorio o gastrointestinale, come per esempio dolori allo stomaco con polso debole, in caso di emorragie profuse con difficoltà di coagulazione. Sul piano fisico il rimedio aiuta in caso di stati ansiosi e timore della morte. Infine, è efficace per chi è troppo concentrato su di sè. Il tipo Ipecacuanha non ha una fisionomia caratteristica e nella maggior parte dei casi ha occhi e capelli castani e carnagione chiara. Ama la solitudine e non è uno sportivo. Ha un carattere chiuso, facilmente irritabile, perché teme che gli altri possano ferirlo

Azione terapeutica L'Ipecacuanha svolge un'azione molto importante sul midollo spinale, calma il nervo vago ed è utile in caso di irritazioni delle mucose, causate da nervosismo o infiammazioni. Infine, il rimedio supporta attivamente il corpo nella sua azione depurativa

Principali campi d'applicazione L'Ipecacuanha è uno dei rimedi più indicati in caso di vomito, nausea, catarro e problemi respiratori.

Esso, infatti, ha un effetto espettorante e lenisce i crampi dovuti a tosse convulsa o altri tipi di tosse. Inoltre, grazie alla sua azione normalizzante sulla membrana gastrica, è efficace nella cura di disturbi allo stomaco di origine nervosa.

Lycopodium

Il nome Lycopodium deriva dal greco ed è composto da lico (cioè “lupo”) e podio (cioè “piede”), perché riferito alla somiglianza dei rami giovani a un “piede di lupo”. Il nome clavatum deriva dal latino “clava” ed è riferito alla forma delle spighe terminali, di cui alla descrizione che segue.

Il soggetto Lycopodium vive contemporaneamente, con enorme frustrazione, due condizioni emotive contrapposte: l’insicurezza e l’ambizione.

Vi è l’insicurezza perché non si sente adeguato, all’altezza della situazione, non crede in se stesso e non ha fiducia nelle proprie possibilità. Teme di sbagliare, di fallire, di non riuscire nei suoi intenti, di non essere in grado di fare le cose nel modo migliore e di non riuscire a farsi apprezzare o, addirittura, a farsi voler bene dalle altre persone. Ha paura di parlare in pubblico, di proporsi o di fare il primo passo, di allacciare nuovi rapporti e questo aumenta ancora l’insicurezza, l’ansia, la frustrazione ed il senso di inferiorità, che condizionano e limitano la sua vita sociale.

Vi è l’ambizione perché sogna di avere successo, di ottenere sempre il massimo, di sopravanzare gli altri, di stupire e di ammaliare il prossimo, di far nascere l’ammirazione nei propri confronti e finanche l’invidia. Ha bisogno della stima degli altri e perciò vede nella competizione, nella gara, il modo di poter prevalere e dimostrare la sua potenza, le sue capacità, le sue qualità. Poiché è intelligente capisce bene che per ottenere tutto ciò deve prepararsi con cura e senso di responsabilità, attraverso dedizione e sacrificio e per questo cerca di impegnarsi al massimo.

Il meccanismo però si inceppa nel momento in cui impatta con la caratteristica più marcata di Lycopodium e cioè con l’insicurezza. E’ proprio questa che tradisce l’ambizione e non consente di tradurla in risultati concreti ed apprezzabili. Per il soggetto Lycopodium l’insicurezza diventa un limite ancora più pesante dell’ambizione. In fondo basterebbe accontentarsi un po’ di più, di porsi delle mete o degli obiettivi meno ambiziosi, più alla propria portata, ma questo Lycopodium non lo può accettare, lui aspira sempre al massimo.

Sintomatologicamente manifesta : Disturbi gastro-intestinali cronici: acidità di tutto l’apparato digerente; buon appetito ma sazietà dopo pochi bocconi; eccessiva flatulenza, molti borborigmi migliora defecando

Mancanza di energia mentale; stanchezza e disturbi mnemonici; usa parole sbagliate, ecc.; ipocondria con irritabilità; sensibilità emotiva; tendenza al pianto; apprensione per il futuro; mancanza di fiducia nelle proprie capacità, eppure “ce la fa”

dispepsia, epatopatie, litiasi epatica e renale, gotta, affezioni reumatiche, bronchiti, asma e dermatiti.

Argentum Nitricum è il nitrato di argento, cioè è il sale di argento dell’acido nitrico.

Argentum Nitricum è un soggetto irritabile, nervoso, ansioso, agitato, ha la sensazione che il tempo passi troppo in fretta, ha una costante frenesia, deve sempre fare qualcosa, appena si rilassa per riposare deve di nuovo alzarsi per mettersi in attività, vorrebbe aver terminato ancor prima di iniziare, cammina in fretta. E’ un tipo apprensivo ed emotivo, sensibile ad ogni minima emozione. Soffre inoltre di agorafobia e di claustrofobia. I suoi sogni sono angosciosi. Alcuni giorni prima di dover affrontare una prova, un esame per esempio, è agitato ed ansioso, teme di non riuscire ad affrontare la situazione ed a superare le difficoltà, vede tutto nero e sono scuri anche i bordi gengivali e la zona intorno alle unghie. Il suo aspetto è vecchio appassito respira pesantemente ed è triste, confuso, malinconico.

I sintomi piu’ comuni sono:

gastrite , ovvero infiammazione della mucosa gastrica, ulcera gastrica. I sintomi sono: aerofagia con eruttazioni rumorose, violente e brucianti. Diarrea emotica. Il rimedio è usato anche nei casi di diarrea dei lattanti nel corso della dentizione. affezioni al sistema nervoso accompagnate da vertigini, tremori delle mani e degli arti inferiori, convulsioni, paresi, perdita delle nozione del tempo e dello spazio, mancanza di coordinazione nervosa e muscolare, nell’epilessia per esempio e nella balbuzie, con aggravamento di notte o al mattino al risveglio. Anche nei casi in cui il soggetto durante il sonno è agitato ed ha soprassalti oppure per ansia pre esame

disturbi alla gola e al naso : sensazione di avere una scheggia di legno conficcata in gola quando si deglutisce, muco accumulato, raucedine, laringite cronica tipica dei cantanti

disturbi agli occhi , congiuntivite, stanchezza visiva

problemi all’apparato uro-genitale , incontinenza urinaria; mestruazioni dolorose, dismenorrea, perdite ematiche e cervicite problemi alla pelle , ulcere varicose, verruche, orticaria, prurito, pelle ruvida

dolori diffusi , cefalee, cervicalgie , lombalgie

Natrum muriaticum è il farmaco delle somatizzazioni .

La dipendenza affettiva
Il comportamento del soggetto Natrum ricorda l'organizzazione molecolare del cloruro di sodio. Un sale costituito da atomi di Sodio e Cloro, tra loro uniti da un legame molto forte, ma che in certe condizioni è molto instabile.
Una simile persona contrae rapporti molto forti con coloro a cui vuole bene, ma non tollera che gli altri abbiano una loro autonomia affettiva. Perché teme di essere abbandonato. Ha paura che il legame affettivo non sia così forte, ma nel tempo svanisca. Come il sale a contatto con l'acqua si dissocia e scompare, così il Soggetto Natrum, anche quando è molto amato e la relazione di coppia è stabile, prova comunque una sensazione che prima o poi l'altro lo abbandonerà. Egli ama in maniera troppo possessiva. Porta rancore per ogni piccola disattenzione affettiva nei suoi confronti. E' soffocante. Stare in coppia con Natrum può diventare una galera. Egli è fortemente dipendente ed irritabile. Alla fine il partner davvero lo abbandona, perché si sente umiliato, manipolato e soffocato…

Sintomi
Grande insoddisfazione. Il tipo Natrium Muriaticum si preoccupa in silenzio , piange di nascosto. Pene d'amore , gelosia. Non riesce a dimenticare eventi spiacevoli del passato , non dimentica e non perdona (e questo lo fa ammalare). La donna Natrium Muriaticum diventa malinconica prima delle mestruazioni. Indossa volentieri abiti aderenti / Sogna ladri. Sonnambulismo. Grande debolezza, stanchezza di primo mattino / Mal di testa localizzato alla fronte tra le ore 10 e le ore15. Mal di testa martellante al mattino, mentre la sera sta di nuovo bene. Prima dell'insorgenza del mal di testa, accusa formicolii e insensibilità delle labbra. Capogiri a causa del fumo durante la gravidanza / Dimagramento soprattutto nella regione del collo, nonostante un buon appetito / Afte che bruciano. Herpes labiale (specialmente sul labbro inferiore). Solco profondo al centro del labbro inferiore . Lingua a carta geografica, sensazione di pelo sulla lingua / Viso con pelle unta, lucida / Perdita di urina e/o lacrime se tossisce o ride. Riesce a urinare solo se da sola / Mestruazione molto in ritardo, molto debole. Secchezza vaginale / Eczema specie all' attaccatura dei capelli e nelle pieghe articolari . Pelle screpolata/ Palmi delle mani caldi, umidi.

Tendenze generali

Rimedio importante per le donne. Molta sete. Suda mentre mangia / Spiccato desiderio di pesce, di alimenti salati e di pane . Recidiva periodica dei disturbi.

Modalità
Peggioramento al mattino, con il caldo, il sole, la scontentezza, le offese, la paura, le arrabbiature, la consolazione , il parlare e il tossire (mal di testa). Permanenza al mare.

Miglioramento la sera.

Fitoterapici utili nel trattamento dei disturbi da cervicale

Harpagophytum procumbens

L'artiglio del diavolo è una pianta che cresce nel deserto del Kalahari, nelle steppe della Namibia, nel Madagascar ed in Sud Africa. La denominazione Artiglio del Diavolo è dovuta alla presenza di tenaci spine uncinate che coprono i suoi frutti, a causa delle quali possono rimanere intrappolati piccoli mammiferi come alcuni roditori. La parte usata a scopo medicamentoso è la radice. Nella medicina tradizionale viene usata per i suoi effetti analgesici e antipiretici. In Europa e nel mondo occidentale viene utilizzata per alleviare i sintomi derivati da malattie artrosiche.

La radice dell'artiglio del diavolo favorisce anche l'eliminazione dell'acido urico e a questo titolo è efficace nel trattamento della gotta, specie se associato a preparati di Frassino, dove esiste una componente infiammatoria.

Droga utilizzata: radici secondarie.
Principi attivi: glucosidi monoterpenici iridoidi: arpagoside, arpagide, procumbide; fitosteroli: beta - sitosterolo e stigmasterolo; triterpeni; flavonoidi; acidi cinnamico, clorogenico, oleanoico, ursolico; harpagochinone; zuccheri (raffinosio), aminoacidi.
Titolo F.U.: non meno del 1, 2 % di glicoiridoidi totali espressi come arpagoside.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: antiinfiammatorio, antiflogistico, blando analgesico, antireumatico, spasmolitico. Ipocolesterolemizzante, coleretico.
Meccanismo d'azione: Il meccanismo d'azione di questa droga sembra sia diverso da quello dei FANS, pertanto l'Harpagophytum non presenta gli effetti collaterali gastrointestinali degli stessi.

Curcuma

In India è conosciuta ed utilizzata da almeno 5.000 anni, come medicina, spezia e anche colorante; botanicamente parlando, la curcuma appartiene alla famiglia delle Zingiberacee. Si tratta di piante erbacee, perenni, dotate di rizoma e coltivate prevalentemente nelle regioni tropicali. La pianta della curcuma è caratterizzata da foglie lunghe a forma ovale, mentre i fiori sono raccolti in spighe. Il suo nome deriva dalla lingua persiana-indiana e precisamente dalla parola Kour Koum, che significa zafferano; infatti la Curcuma è anche nota col nome di Zafferano delle Indie. I suoi rizomi, che sono la parte della pianta che contiene i principi attivi, o droga, vengono fatti bollire per parecchie ore e fatti seccare in grandi forni, dopodiché vengono schiacciati fino ad ottenere una polvere giallo-arancione che viene comunemente utilizzata come spezia nella cucina del Sud Asia.

La curcuma vanta tra le sue azioni curative quelle antinfiammatorie , antiossidanti , coleretiche e colagoghe, eupeptiche e immunostimolanti. Conosciute anche dalla medicina tradizionale cinese e in particolare da quella ayurvedica (medicina tradizionale indiana) riguardano anche proprietà antisettiche . A queste di recente si sono aggiunte quelle antitumorali , che devono la loro scoperta ad alcuni recenti studi di medicina moderna.

688 studi, oltre 400 dei quali pubblicati negli ultimi quattro anni, confermano le notevoli proprietà anticancerogene, antinfiammatorie e antiossidanti della Curcumina. Negli ultimi anni, l'interesse per il potenziale della Curcumina come agente neuroprotettivo è in aumento.

Diversi ricercatori sono sempre più convinti che la parte più primitiva del sistema immunitario (quella che si manifesta come un'infiammazione), può svolgere un ruolo cruciale in alcune malattie dell'uomo moderno, tra cui le malattie cardiache, il cancro, il diabete e, forse, il morbo di Alzheimer.

Boswelia

Boswellia serrata è un albero ramificato originario delle regioni collinari dell'India. Preferisce il terreno asciutto delle colline. Essa produce una resina profumata che viene utilizzata per scopi medicinali.

La Boswellia serrata si trova in tutta l'India centrale e occidentale. Essa ha attirato molta attenzione nella comunità medica mondiale in quanto possiede proprietà anti-infiammatorie simili ad alcuni farmaci di prescrizione che sono stati efficaci contro la maggior parte dei tipi di artrite indotta, ma la Boswellia serrata non sembra avere degli effetti collaterali spiacevoli . La ricerca condotta in India ha scoperto che un estratto di Boswellia è più utile, meno tossica e più potente del farmaco standard per i disturbi reumatici, che viene preferito rispetto ad altri anti-infiammatori come l'indometacina, fenilbutazone o acido acetilsalicilico. Gli acidi boswellici sopprimono la proliferazione dei tessuti rinvenuti nelle zone infiammate e impediscono la rottura del tessuto connettivo. Il meccanismo è simile all'azione di gruppi non-steroidei di farmaci anti-artrite, con nessuno degli effetti collaterali più comuni come l'irritazione gastrica e l'attività ulcerogena associati a tali farmaci. Molti studi hanno confermato che la Boswellia serrata possiede potenti qualità anti-infiammatorie e antiartritiche, migliora la fornitura di sangue per le articolazioni e ripristina l'integrità dei vasi indeboliti da spasmo. Può anche essere utile per il trattamento dell'artrite reumatoide, ancora una volta senza effetti collaterali a quelli osservati con i farmaci tradizionali di scelta.

Spirea Ulmaria

Costituenti principali :

Derivati flavonici (maggiore concentrazione nei fiori)
Eterosidi di acidi fenoli, tra cui l’aldeide salicilica (spireina)

Olio essenziale (0, 2%)

La Spirea Ulmaria ha proprietà antinfiammatoria, diuretica, antispasmodica, antireumatiche, depurative, astringenti. Di base la Spirea Ulmaria viene utilizzata per alleviare i dolori reumatici, ma anche negli stati febbrili e influenzali, contro le cefalee e in odontoiatria L'olmaria è considerata una droga sicura; deve però essere utilizzata con prudenza da chi è in trattamento anticoagulante ed evitata nei casi di sensibilità accertata verso i salicilati

bibliografia

Amaral 1992: Amaral, David G., Anatomical organization of the primate amygdaloid complex, in: The amygdala: neurobiological aspects of emotion, memory, and mental dysfunction, edited by John P. Aggleton, New York, Wiley-Liss, 1992.
Cahill 1996: Cahill, Larry e altri, Amygdala activity at encoding correlated with long-term, free recall of emotional information, "Proceedings of the National Academy of Sciences USA", 93, 1996, pp. 8016-8021.
Campeau, Davis 1995: Campeau, Serge - Davis, Michael, Involvement of the central nucleus and basolateral complex of the amygdala in fear conditioning measured with fear-potentiated startle in rats trained concurrently with auditory and visual conditioned stimuli, "Journal of neuroscience", 15, 1995, pp. 2301-2311.
Cohen, Eichenbaum 1993: Cohen, Neal J. - Eichenbaum, Howard, Memory, amnesia, and the hippocampal system, Cambridge (Mass.), MIT Press, 1993.
Gloor 1982: Gloor, Pierre e altri, The role of the limbic system in experiential phenomena of temporal lobe epilepsy, "Annals of neurology", 12, 1982, pp. 129-144.
Gray 1982: Gray, Jeffrey A., The neuropsychology of anxiety: an enquiry into the functions of the septo-hippocampal system, Oxford-New York, Oxford University Press, 1982.
LaBar, LeDoux 1997: LaBar, Kevin S.-LeDoux, Joseph E., Emotion and the brain: an overview, in: Behavioral neurology and neuropsychology, edit by Todd E. Feinberg, Martha J. Farah, New York-London, Mc Graw-Hill, 1997.