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Iter pratica edilizia

Iter pratica edilizia

Ristrutturare casa: un'operazione che viene effettuata davvero molto spesso, specialmente quando si acquista un nuovo immobile e si vogliono apportare, al suo interno delle modifiche. Si parla, quindi, di ristrutturazione o manutenzione (sia ordinaria che straordinaria). Per effettuare una buona ristrutturazione, però, è necessario seguire alcune regole, specialmente se tale processo va a toccare parti fondamentali della struttura dell'abitazione (ad esempio se si apre una porta in un muro portante bisogna fare l'adeguamento sismico, per garantire la stessa "resistenza" che il muro aveva prima di essere "bucato"). Vediamo, di seguito, come procedere nella maniera più corretta.

Scopri come fare:

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Le recenti modifiche legislative hanno reso ancora più snello il procedimento amministrativo proprio per quei piccoli lavori che solitamente si fanno all'interno degli appartamenti o delle case private. Prima di tutto, bisogna distinguere la manutenzione ordinaria da quella straordinaria. La manutenzione ordinaria è quella che fa riferimento alla sostituzione delle finiture dell'organismo edilizio, come ad esempio il rifacimento dei pavimenti, la tinteggiatura, la rasatura dei muri, la sostituzione degli infissi esterni. In particolare, per questa tipologia di opere, bisogna fare riferimento e verificare la congruità di questi lavori con quanto definito all'interno del regolamento condominiale. La manutenzione ordinaria non richiede la presentazione di alcun titolo abilitativo.

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Le cose, invece, non vanno così per le opere di manutenzione straordinaria, ovvero opere solitamente più impegnative delle precedenti, poiché possono coinvolgere anche parti strutturali dell'immobile. All'interno di queste particolari opere rientrano anche tutti quei lavori che comportano la realizzazione di servizi igienico-sanitari, quindi i bagni, e tutti quelli in generale che portano a una trasformazione dell'assetto interno, o dei vani interni all'abitazione. Per tutto questo, il committente è obbligato a richiedere preventivamente un titolo abilitativo all'amministrazione comunale attraverso una comunicazione di inizio attività (CIAL) oppure una segnalazione certificata (SCIA).

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La comunicazione di inizio attività viene fatta nel momento in cui l'opera non comporta un aumento dei vani o delle unità abitative. In ogni caso, sia la comunicazione che la segnalazione di inizio attività possono essere considerate delle autocertificazioni di un'opera edilizia che può iniziare immediatamente.  Entrambe devono essere richieste dal diretto interessato all'amministrazione comunale, come detto, attraverso un apposito modulo compilato al quale allegare una relazione tecnica corredata da elaborati grafici e firmata da un tecnico abilitato, il quale certifica la congruità dell'opera con quanto stabilito nella normativa urbanistica piuttosto che nella regolamentazione edilizia.

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Per questi motivi, è importante scegliere delle imprese qualificate, munite del necessario certificato (che si chiama DURC) senza cui ogni titolo abilitativo sarebbe considerato nullo.

Alla fine di tutti i lavori, bisogna fare l'aggiornamento dei dati catastali, laddove l'opera comporti una diversa distribuzione dei vani all'interno dell'appartamento. Questo va fatto presso l'Agenzia del Territorio (il vecchio catasto) entro 30 giorni dalla fine dell'esecuzione dei lavori.