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«da vinci xi», robot-chirurgo che spinge avanti la frontiera dell'urologia

VERONA. All’ospedale Sacro Cuore Don Calabria è arrivato il robot chirurgico «Da Vinci Xi», l’ultima frontiera della chirurgia robotica mininvasiva. Il centro di Negrar è il secondo in Italia ad adottarlo, dopo l’ospedale di Novara. In tutta Europa ce ne sono soltanto altri cinque , di questi apparecchi ultramoderni che permettono operazioni di grande precisione in svariati ambiti e per la cura di molte patologie. Garantiscono rischi ridotti di complicanze, minor perdita di sangue, recupero post operatorio più rapido. Un intervento di tumore alla prostata in laparoscopia richiede un ricovero di sette giorni. Con il «Da Vinci Xi» l’operazione è altamente sicura ed efficace e tutto si riduce a tre-quatto giorni.
Con quest’ultima acquisizione tecnologica, l’ospedale Sacro Cuore intende potenziare ulteriormente l’ambito chirurgico, in particolare quello oncologico, in un progetto di presa in carico complessiva del paziente affetto da tumore.Serve però chi sappia metterlo sulla giusta strada, questo robot. I medici dell'unità operativa di Urologia sono altamente specializzati e preparati a usare questa apparecchiatura in sala operatoria.