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Arenzano, tre brevetti a ultrasuoni che tengono lontano la crisi

Una piccola società progetta soluzioni ecocompatibili adottate dalle principali
società di navigazione

Arenzano.
Una piccola società che progetta soluzioni ecologiche ed ecocompatibili per le più importanti società di navigazioni del mondo. La M.E.S. Molecolar Energy Systems Ultrasuoni di Arenzano è in realtà la realizzazione del piccolo grande sogno di Francesco Miraglia e Gabriella Murgia. La M.E.S., che ha sede nella zona industriale della Val Lerone nell'entroterra arenzanese, possiede tre brevetti con i quali progetta sistemi ecologici ad ultrasuoni che vengono installati a bordo delle navi: uno evita i molluschi trovino troppo confortevole l'interno dei circuiti di raffreddamento ad acqua di mare dei motori che fanno funzionare le grandi navi sia mercantili, che da crociera: un altro sterilizza l'acqua di zavorra, impedendo che i microrganismi marini di un mare vadano a "contaminare" l'ecosistema di altri e il terzo abbatte i fumi della combustione in atmosfera, particolarmente inquinanti soprattutto per le imbarcazioni ferme in porto.
«È da oltre vent'anni che grazie alla nostra costanza e il sostegno di chi ha creduto nei nostri progetti e nella nostra semplicissima idea - spiega l'ex capitano di macchina Miraglia, di origine siciliana ma ligure d'adozione - che forniamo a Costa, Silversea, Fincantieri, cantieri Mariotti e Grimaldi i nostri prodotti. Spesso chi non ci conosce pensa che alle spalle ci sia chi sa quale laboratorio o numeroso staff e rimangono sbalorditi quando ci presentiamo in due».
Una realtà ingegnosa che si appoggia su alcune aziende altamente specializzate del milanese: una per gli ultrasuoni, come Lain Electronic e una per la carpenteria ovvero la Logus di Santo Stefano Ticino. «Diciamo che noi siamo la mente - continua Gabriella Murgia, genovese da due generazioni- e loro sono il braccio. In questi anni grazie ad un formazione interna molto attenta e mirata, ho imparato a progettare tutti i nostri sistemi. Abbiamo fatto molta sperimentazione, ma abbiamo e stiamo superato tutte le sfide che le nuove navi e le nuove tecnologie ci mettono davanti». CLAUDIA LUPI