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pidocchi o pediculosi del capo

L'infestazione da pidocchi ( pediculosi della testa ) è un evento piuttosto frequente soprattutto fra coloro che frequentano luoghi affollati (scuole, palestre). Spesso quando interessa l'ambiente scolastico può provocare negli insegnanti e nei genitori fastidiosi imbarazzi ma non deve essere considerata come causa di scarsa igiene. I pidocchi non sono pericolosi per la salute ma possono provocare prurito ed essere causa di lesioni da grattamento. Qualche semplice consiglio ne limita la diffusione. COSA SONO I PIDOCCHI? I pidocchi sono piccoli insetti (3-4 mm) di colore grigio chiaro. Si riproducono attraverso le uova che si chiamano lendini. Le lendini sono saldamente ancorate al capello mediante un materiale chitinoso secreto da alcune ghiandole della femmina del pidocchio. Il pidocchio non sopravvive lontano dal cuoio capelluto per più di 2-3 giorni. COME SI PRENDONO I PIDOCCHI? La trasmissione avviene per contatto diretto (da testa a testa) o per contatto indiretto (con lo scambio di cappelli, pettini, spazzole, sciarpe, ecc.). COME SI MANIFESTANO? Il sintomo principale è un intenso prurito, ma possono anche non dare alcun segno della loro presenza. Frequenti sono le lesioni da grattamento con possibile sovrainfezione. PREVENZIONE L'unica prevenzione veramente efficace è l'osservazione quotidiana del capo. E' fondamentale procedere ad un controllo periodico del cuoio capelluto osservando con molta attenzione i capelli, soprattutto all'altezza della nuca, dietro e sopra le orecchie, per cercare le lendini (uova) poiché il parassita adulto è più difficile da vedere. Per interrompere la catena di trasmissione della pediculosi la famiglia gioca un ruolo fondamentale. Innanzitutto è opportuno che tutti i componenti della famiglia e tutte le persone che hanno avuto contatti con il soggetto infestato siano sottoposti ad un controllo accurato per escludere la presenza del parassita. La ricerca del pidocchio e delle uova (lendini) deve essere effettuata in un luogo illuminato. Per individuare le lendini con maggiore facilità può essere utile passare tra i capelli un pettine a denti molto fitti, questa operazione, oltre a consentire l'individuazione delle uova, ne permette il distacco. Alcune lendini potrebbero risultare molto difficili da staccare, in questo caso andranno sfilate manualmente una ad una. Le lendini non vanno confuse con la forfora; le lendini sono tenacemente attaccate al capello invece la forfora si elimina facilmente . TRATTAMENTO Quando si ha il sospetto dell'avvenuto contagio il problema deve essere affrontato il prima possibile contattando il proprio Dermatologo di fiducia al fine di evitare che l'infestazione si trasmetta ad altre persone. Il trattamento deve essere effettuato non appena ci si accorge della presenza del pidocchio (o delle uova) utilizzando prodotti antiparassitari specifici, sotto il diretto controllo dello specialista. Poiché nessuno dei prodotti in commercio garantisce la completa uccisione delle uova è opportuno staccare manualmente le lendini eventualmente rimaste. Per facilitare questo compito può essere utile bagnare il pettinino in aceto caldo prima di passarlo tra i capelli (l'aceto scioglie la sostanza adesiva che fissa le lendini al capello). a cura della Dott.ssa Anna Maria Riccardo Specialista in Dermatologia e Venereologia Villaricca (Napoli) - tel.3396507273

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