Sei in: Servizi: ALZHEIMER - DEMENZA: Gestione disturbi cognitivo-comportamentali nella demenza - Addestramento dei familiari

Gestione disturbi cognitivo-comportamentali nella demenza - Addestramento dei familiari

I disturbi del comportamento o BPSD (sintomi comportamentali e psicologici della demenza, Finkel et al., 2000) costituiscono un insieme eterogeneo di reazioni psicologiche, sintomi psichiatrici e disturbi comportamentali. Si tratta di sintomi secondari, cioè espressione del tentativo di adattamento del soggetto alle difficoltà cognitive ed al deficit di funzionamento che ne consegue. Molte volte sono azioni intollerabili e dirompenti (ad esempio girovagare, gridare, lanciare oggetti, picchiare) messe in atto dalla persona demente , oppure ansia, alterazione nel tono dell'umore (depressione, labilità emotiva, euforia), del ritmo sonno-veglia e dell'appetito; in alcuni tipi di demenza e nelle fasi più avanzate vengono osservati anche sintomi psicotici (ad esempio deliri e allucinazioni). La prevalenza dei BPSD è elevata e varia ampiamente (Carbone, 2009), si stima che sia presente almeno un disturbo del comportamento nella metà dei pazienti con demenza assistiti al domicilio, mentre nei pazienti con demenza di grado severo, ricoverati in RSA, quasi il 90% presenta tre o più disturbi del comportamento (Ghianda, 2009). Il decorso dei sintomi comportamentali è spesso fluttuante e non è raro vi sia una franca discrepanza tra lo stadio di malattia ed il deficit cognitivo rilevati dal clinico e l'entità e gravità del disturbo del comportamento lamentato da parte del familiare (Garand and Hall, 2000). I disturbi del comportamento sono causa di sofferenza e disagio per i pazienti e per chi li assiste (caregiver) e di conseguenza costituiscono la prima causa di istituzionalizzazione della persona demente. La gravità dei sintomi comportamentali dipende sia da variabili legate al caregiver (depressione, carico assistenziale vissuto come stressante, numero di ore settimanali di assistenza) che dalle caratteristiche dell'assistito (gravità di demenza, disabilità cognitiva e funzionale). I fattori scatenanti ed esacerbanti sono molteplici e comprendono compromissioni anatomiche ed elettrochimiche a livello del sistema nervoso centrale, concomitanti malattie fisiche, la personalità premorbosa della persona demente, le relazioni sociali, l' ambiente non protesico ed eventuali modifiche avvenute nell'ambiente di vita dell'assistito. La stessa tollerabilità varia nelle diverse persone che interagiscono con il paziente e dipende in parte dalla qualità della situazione abitativa del paziente. La gestione dei disturbi del comportamento associati alla demenza è una delle aree più controverse della medicina geriatrica. Solo pochi studi controllati, di piccole dimensioni, hanno esaminato l’efficacia dei trattamenti e nessuno studio metodologicamente corretto ha confrontato i tipi di farmaci. In generale, però, nessuna terapia farmacologica per i BPSD può prescindere da un intervento sui familiari/assistenti/ambiente (Sink et al., 2006). L’intervento ambientale spesso è la forma di trattamento più riuscita, meno costosa e più sicura . In particolare secondo l'approccio Gentle Care le modifiche dell’ambiente in senso protesico tendono a ottimizzare l’autonomia residua e promuovere benessere e rispetto della dignità del malato. Le modifiche nell'ambiente fisico mirano a compensare i deficit causati dalla malattia e ridurre, quindi, i disturbi del comportamento. Questi interventi mirano in parallelo a ridurre l’uso della contenzione fisica e farmacologica ed il carico assistenziale oggettivo e soggettivo dei caregivers (Vitali and Guaita, 2000). Nella costruzione dell’ambiente protesico è necessario fare riferimento ai diversi criteri come la sicurezza, la fruibilità e la funzionalità delle stanze, il comfort e la privacy. In particolare la casa è il luogo elettivo di intervento poiché rappresenta la sintesi di molti elementi connessi con la soggettività di ogni persona e costituisce il luogo dove vengono raccolte le esperienze e le emozioni più significative per la vita della persona. Per maggiori informazioni: www.centrophoenix.net

Richiedi info