Sei in: Prodotti: Rebuild-4u:

Assistenza alle imprese in crisi

0
Disponibilità: ALTA

Richiedi info
Descrizione

REBUILD-4u si rivolge a imprese di medie e piccole dimensioni che si trovano in una perdurante situazione di squilibrio economico-finanziario..............

A chi ci rivolgiamo

REBUILD-4u si rivolge a imprese di medie e piccole dimensioni che, trovandosi in una situazione di squilibrio economico-finanziario grave e perdurante nel tempo (quindi non meramente congiunturale), intendono avvalersi di procedure di composizione della crisi alternative al fallimento e hanno quindi la necessità di:

  • predisporre idoneo piano industriale
  • ottenerne l'attestazione.





Il contesto

Nel corso della loro vita le imprese (grandi, medie o piccole che siano) sono sottoposte a continue richieste di adattamento, per restare competitive e - come si usa dire con espressione forse un pò abusata - per creare valore.

Questo processo include anche dei momenti di discontinuità, che impongono di riconsiderare sia il modo di stare sul mercato sia la propria organizzazione.

È quanto si verifica quando si affrontano processi di crescita, per il lancio di nuovi prodotti o l'ingresso su nuovi mercati, ma è anche il caso dei momenti di crisi strutturale, che impongono all'impresa di "ripensarsi" per sopravvivere.

Le crisi patologiche hanno a lungo avuto un esito quasi ineluttabile: il fallimento, con tutto ciò che di negativo ne consegue sul piano economico e umano.

Le riforme alla legge fallimentare del 1942, succedutesi dal 2005 a oggi, hanno dato spazio a procedure alternative, volte alla ricerca di soluzioni compatibili con la sopravvivenza dell'impresa o di alcune sue parti. Il riferimento è agli accordi di ristrutturazione del debito , al concordato preventivo , ai piani attestati di risanamento .

Caratteristica comune a queste procedure, siano esse giudiziali o extra-giudiziali, è 1) che l'impresa in crisi predisponga un piano industriale (business plan) contenente una strategia sostenibile di risanamento e 2) che tale piano sia attestato da un professionista in possesso dei requisiti di legge.

Si tratta di due esigenze distinte, sebbene interconnesse, cui il nostro studio può dare risposta, coinvolgendo se necessario altri professionisti.

Il nostro apporto

Alla formulazione del piano di risanamento

Le imprese che intendono accedere a procedure di composizione della crisi alternative al fallimento hanno l' obbligo di predisporre un piano industriale e finanziario , con le strategie e programmi per il risanamento dell'impresa e per il ripristino di una situazione di equilibrio economico e finanziario sostenibile.

È il management dell'impresa che deve riempire il piano di contenuti, con il supporto metodologico di risorse specializzate nel campo dell'analisi strategica e della pianificazione. Quando le competenze necessarie non sono reperibili, in tutto o in parte, all'interno dell'azienda, è opportuno farsi affiancare da consulenti esperti nella materia.

Le esperienze maturate nel campo della pianificazione, del controllo di gestione, dell'organizzazione ci permettono di essere un interlocutore qualificato per le imprese che si trovano nella situazione descritta, eventualmente con un ruolo di appoggio rispetto ai professionisti di fiducia che ne seguono d'abitudine le problematiche giuridico-fiscali.

All'attestazione del piano

La decisione di rivolgersi a un consulente esterno per supportare l'elaborazione del piano industriale rientra nella discrezionalità dell'impresa. Valutate le risorse necessarie e la loro disponibilità interna, sia in termini quantitativi che qualitatitivi, la direzione può ritenere opportuno l'apporto di professionalità esterne. In altre parole: fare il piano è un obbligo per accedere alle procedure alternative al fallimento; decidere di farlo con il supporto di consulenti esterni è una scelta , spesso opportuna, ma pur sempre un scelta.

Tuttavia, affinchè il piano acquisti efficacia ai sensi della normativa fallimentare, è necessario che un professionista indipendente ne attesti formalmente la veridicità e fattibilità, ovvero la ragionevole attitudine a conseguire gli obiettivi di risanamento in esso contenuti. Solo un piano attestato può innescare le garanzie di legge previste per le procedure alternative al fallimento.

È bene sottolineare che il professionista eventualmente coinvolto nella predisposizione del piano non può essere lo stesso chiamato ad attestarlo, sebbene anche la nomina di quest'ultimo sia attribuita al debitore. Si tratta di due ruoli distinti e che tali devono restare, pur richiedendo competenze appartenenti alla medesima famiglia professionale.

È proprio la considerazione di questa comune appartenenza professionale che, in aggiunta al possesso dei requisiti espressamente richiesti dalla legge, ci autorizza a includere l'attestazione dei piani di risanamento tra le nostre proposta di consulenza commercialista e direzionale.