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Ascensori agevolazioni

Rimborsi e detrazioni

Per l’acquisto di un’ ascensore , di una piattaforma elevatrice (miniascensore) o di un montascale è

possibile usufruire dei sotto specificati rimborsi e delle detrazioni fiscali previsti dalle norme in

vigore.

IVA agevolata al 4%

(Vedi Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633)

Detrazioni dall'IRPEF

• la percentuale, a secondo degli anni, è dal 36% al 41% consentendo una detrazione in tempi

diversi conformemente all'età dell'avente diritto;

Interventi che danno diritto alla detrazione

.

La circolare fornisce un’ampia esemplificazione dei tipi di intervento, riconducibili, per lo più, al

già noto art. 31 legge 5 agosto 78 n. 457.

Nel trattare delle manutenzioni straordinarie la circolare cita espressamente

l’inserimento di rampe

interne ed esterne agli edifici e di

servoscala o piattaforme elevatrici, precisando che tali opere

possono essere realizzate sia su parti comuni di edifici che su singole unità immobiliari.

Tra le spese agevolabili sono comprese, oltre l’acquisto e l’installazione dell’impianto, anche

le seguenti:

• progettazione dei lavori;

• altre prestazioni professionali richieste dal tipo di intervento;

• relazioni di conformità, perizie e sopralluoghi;

Non rientrano, invece, tra le spese che danno diritto alla detrazione:

• gli interessi passivi pagati per mutui, anticipazioni o scoperti ci c/c stipulati per sostenere le spese

di recupero edilizio;

• costi di trasloco e di custodia di magazzino dei mobili per il periodo di esecuzione dei lavori di

ristrutturazione.

Cumulabilità con altre agevolazioni.

La detrazione in oggetto è cumulabile con la detrazione prevista dall’art. 13 bis del T.U.I.R. relativa

alle

spese necessarie per la deambulazione, locomozione e sollevamento di portatori di

menomazioni funzionali permanenti con ridotte o impedite capacità motorie.

Condizioni per fruire della detrazione.

La norma detta condizioni piuttosto rigide per avere diritto alla detrazione:

• gli edifici devono essere censiti in catasto o ne deve essere stato chiesto l’accatastamento;

• deve essere stata pagata l’ICI, se dovuta, per l’anno 1997.

• gli immobili devono essere situati in Italia, anche se i lavori possono essere effettuati da imprese

straniere;

• una comunicazione concernente la data di inizio dei lavori, redatta su apposito modulo, deve

essere inviata, mediante raccomandata, al centro di servizio delle imposte dirette e indirette; a

questa vanno allegati in fotocopia:

::: eventuali autorizzazioni amministrative richieste dalla legislazione edilizia;

::: fotocopia della domanda di accatastamento in mancanza dei dati catastali;

::: eventuali delibere delle assemblee condominiali e tabella millesimale di riparto delle spese per

interventi su parti comuni;

::: dichiarazione di consenso del proprietario dell’immobile per i lavori eseguiti dal detentore

(escluso coniuge, figli, genitori conviventi);

• deve essere inviata, a mezzo raccomandata A.R., alla ASL competente per territorio una

comunicazione contenente le seguenti informazioni:

::: ubicazione dei lavori da effettuare e committente;

::: natura delle opere da realizzare;

::: impresa esecutrice delle opere e assunzione di responsabilità, da parte dell’impresa, di aver

adempiuto a tutti gli obblighi in materia di sicurezza del lavoro e in materia di contribuzione del

lavoro;

::: data di inizio dei lavori.

• I lavori devono essere documentati da fattura o ricevuta fiscale intestata a chi usufruisce della

detrazione.

• I pagamenti delle spese devono essere effettuati esclusivamente a mezzo bonifico bancario che

deve indicare:

::: la causale del versamento;

::: il codice fiscale del beneficiario della detrazione;

::: il numero di partita IVA o il codice fiscale del destinatario del bonifico.

CENTRI DI SERVIZIO AI QUALI INVIARE LE COMUNICAZIONI

Regioni Centri di servizio

Lombardia Via M. del Vascello, 14 - 20138 Milano

Toscana Via Marco Polo, 60 - 40131 Bologna

Umbria Via Rio Sparto, 52/B - 65100 Pescara

Puglia e Basilicata Via Gentile 52/B - 70100 Bari

Emilia Romagna Via Marco Polo, 60 - 40131 Bologna

Liguria Via Morego, 30 - 16163 Genova

Sicilia Via K. Roentgen, 3 - 90139 Palermo

Abruzzo Marche Molise Via Rio Sparto, 52/B - 65100 Pescara

Lazio Via F. De Pero (La Rustica) - 00155 Roma

Campania Calabria Via Uff. Finanziari - 84194 Salerno

Piemonte Val d’Aosta Strada della Berlia, 20 - Collegno - 10093 Torino

Trentino Alto Adige Viale Verona, 187 - 38100 Trento

Veneto F.V. Giulia Via G. De Marchi, 16 Marghera - 30175 Venezia

Sardegna S.S. 554-Km. 1, 600 Loc.S.Lorenzo- 09100 Cagliari

Decadenza del beneficio

• la detrazione d'imposta non viene riconosciuta, e quindi l'importo eventualmente detratto dal

contribuente viene recuperato dagli Uffici, nei seguenti casi:

• mancata o ritardata comunicazione di inizio lavori;

• comunicazione priva dei dati catastali;

• manca l'allegazione di:

::: permessi comunali;

::: ricevute di pagamento dell'I.C.I.;

::: delibera condominiale e tabella millesimale;

::: consenso del proprietario;

• mancata trasmissione, per lavori superiori a 100 milioni, della dichiarazione di esecuzione dei

lavori sottoscritta da un tecnico abilitato;

• mancata comunicazione all'A.S.L. della data di inizio lavori;

• intestazione del bonifico bancario a soggetto diverso da quello che fruisce della detrazione, salvo

per gli interventi sulle parti comuni condominiali;

• pagamento effettuato con modalità diverse dal bonifico bancario;

• mancata conservazione o esibizione, a richiesta degli Uffici finanziari, delle fatture, delle ricevute

fiscali, delle ricevute di bonifico bancario;

• realizzazione di opere edilizie irregolari;

• violazione da parte dell'impresa appaltatrice delle norme riguardanti la tutela della salute e della

sicurezza sul luogo di lavoro e nei cantieri, nonché le obbligazioni contributive.

Va, infine, ricordato che la mancata allegazione dei documenti o l'inesatta compilazione del

modello di comunicazione comporta la decadenza dal diritto alla detrazione soltanto se il

contribuente, inviato a regolarizzare la comunicazione, non ottemperi entro il termine fissato

dall'Ufficio.

Detrazioni per portatori di handicap

Per aiutare economicamente i cittadini disabili portatori di handicap, lo Stato ha previsto la

possibilità di dedurre e di detrarre particolari spese dall’annuale dichiarazione dei redditi e nel

diritto ad una riduzione dell’imposta sul valore aggiunto IVA. Ecco le principali agevolazioni fiscali

riconosciute:

• una

detrazione d’imposta fissa: i genitori di un figlio disabile possono detrarre dalle tasse

dell’annuale dichiarazione dei redditi 774, 69;

• la

deduzione delle spese sanitarie e di assistenza : un disabile, o un suo familiare, può dedurre

dal reddito dichiarato nell’annuale dichiarazione dei redditi sia l’ammontare di tutte le spese

sanitarie effettuate, sia l’ammontare dei contributi previdenziali versati per persone che lo aiutano.

In questo secondo caso, è stabilito un tetto massimo di spesa deducibile di 1.549, 37 euro;

• la

detrazione delle spese per la macchina : i disabili possono detrarre dalle tasse dell’annuale

dichiarazione dei redditi il

19% della spesa sostenuta per l’acquisto della macchina, con un limite

massimo di 18.075, 99 euro, e per le riparazioni straordinarie. I disabili hanno diritto anche alla

riduzione

sull’imposta sul valore aggiunto Iva , che deve essere al 4% anziché al 20%,

all’

esenzione dall’imposta annuale del bollo auto e, se l’auto è acquistata da un privato,

all’esenzione dalle

tasse di trascrizione del passaggio di proprietà;

• la detrazione delle spese per abbattere le barriere architettoniche: i disabili che hanno

necessità di installare attrezzature particolari, quali rampe, scivoli, ascensori, che li facilitino

nella loro vita quotidiana hanno diritto a detrarre dalle tasse dell’annuale dichiarazione dei

redditi il 36% delle spese sostenute per questi interventi. I disabili hanno diritto anche alla

riduzione sull’imposta sul valore aggiunto Iva, che deve essere al 4%.

• la

detrazione delle spese per l’acquisto di strumenti : in caso di acquisto di un macchinario che

aiuti nelle attività quotidiane, i disabili hanno diritto a detrarre dalle tasse dell’annuale dichiarazione

dei redditi il

19% delle spese sostenute per il loro acquisto. Anche in questo caso, si ha diritto

all’

Iva agevolata al 4% sul prezzo dello strumento.

Per avere diritto a queste agevolazioni, la persona deve essere riconosciuta ufficialmente

portatrice di handicap grave

, condizione giuridicamente diversa da quella di invalido e certificata

dalla commissione medica della Asl di appartenenza.

Ricordiamo che i portatori di handicap grave hanno diritto anche ad occupate i

parcheggi riservati

ai disabili, sia comunali sia privati. Gli invalidi hanno diritto, inoltre, a varie forme di agevolazioni

sul costo degli abbonamenti e dei biglietti per i

trasporti urbani ed extraurbani e, nel settore

sanitario, all’

assistenza protesica e all’ esenzione dal ticket sulle spese sanitarie.

Si consiglia di rivolgersi al proprio Patronato o ad una associazione di disabili per ottenere

ulteriori chiarimenti.

Contributi (Legge n° 13/89)

Hanno diritto al contributo tutte le persone (disabili od anziane) che siano portatori "di

menomazioni o limitazioni funzionali permanenti".

Per ottenere il contributo è necessario

presentare una domanda di contributo su apposito modulo

presso il Comune di residenza .

(scarica fac-simile domanda finanziamento Legge 13)

alla domanda devono essere allegati i seguenti documenti:

- Certificato medico in carta semplice attestante la menomazione funzionale e permanente;

- Descrizione sommaria delle opere da realizzare ( preventivo);

- Autocertificazione del richiedente dal quale risultino l'ubicazione dell'immobile, le difficoltà di

accesso, le opere che si intendono eseguire e la conferma che tali opere non siano già esistenti o in

corso di esecuzione e che per esse non è stato concesso altro contributo.

(Scarica fac-simile Atto

Notorio).

Si consiglia di rivolgersi al proprio Patronato o ad una associazione di disabili per ottenere

ulteriori chiarimento.

Contributi dell'ASL

Alcune ASL, in caso si dimostri che il montascale a cingoli dalle ASL gratuitamente fornito non

possa essere adottato, applicano il principio di riconducibilità e quindi concedono la stessa somma

di denaro per l'acquisto di un'apparecchiatura più adatta.

Se l'ASL accetta di erogare il contributo, tutte le persone (disabili od anziani) alle quali l'ASL

avrebbe fornito un montascale mobile a cingolo o ruote ottiene il diritto al contributo

Per ottenerlo è necessario

presentare una domanda di contributo presso l'ASL di competenza.

Non essendoci una legge specifica che obblighi le ASL all'erogazione della somma, non è possibile

calcolare in anticipo la somma che si può percepire, in teoria si dovrebbe percepire almeno un

importo uguale a quello che l'ASL spenderebbe se fornisse l'apparecchiatura montascale a cingoli

od a ruote.

N.B.

il contributo è riconosciuto solamente da alcune ASL e quindi non costituisce diritto